Torna l'incubo Terremoto nel centro Italia. Alle 05:11 di questa mattina, un evento di magnitudo 4.6 sulla scala Richter è stato registrato dai sismografi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a Muccia, nella provincia di Macerata. L'ipocentro del sisma è stato fissato a 9 km di profondità. L'evento è stato avvertito in tutto il maceratese. In particolare nei comuni più vicini all'epicentro, in un raggio di 10 km: Pieve Torina, Pievebovigliana, Fiordimonte, Serravalle di Chienti, Camerino, Monte Cavallo e Fiastra.
Ma numerose segnalazioni sono giunte anche da Ancona, Pesaro, Rieti e Roma, ma anche dall'Umbria e dalla Toscana.
Numerose scosse dopo l'evento principale
In seguito all'evento di 4.6 Richter, l'area è stata interessata da ulteriori scosse, interessando anche i comuni vicini. Rispettivamente eventi di magnitudo superiore a 2.0, così distribuite: 2.1 Muccia, 2.1 Castelsantangelo sul Nera, 2.0 Muccia, 2.1 Muccia, 3.5 Muccia, 2.4 Muccia, 3.5 Pieve Torina, 2.4 Pieve Torina, 2.4 Pievebovigliana, 2.1 Muccia, 2.0 Muccia, 2.0 Muccia, 2.3 Muccia, 2.2 Muccia, 2.2 Pieve Torina, 2.3 Muccia, 2.3 Muccia, 2.1 Muccia, 2.3 Muccia e 2.6 Pieve Torina.
Famiglie evacuate a Pieve Torina, crolli a Muccia
Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, ha disposto l'evacuazione di quattro famiglie. Gli edifici in questione, fortemente instabili da crepe e cedimenti, rischiavano il collasso definitivo. E sono tuttora in corso ulteriori verifiche da parte dei tecnici comunali e Vigili del Fuoco. Ingenti i danni anche a Muccia, distante appena 2 km dall'epicentro. Stando a quanto riferito dal sindaco, Mario Baroni, il piccolo campanile seicentesco di Santa Maria di Varano è parzialmente crollato. In paese, su 920 abitanti, 550 sono sistemati nelle Soluzioni Abitative di Emergenza, solo 120 stanno in abitazioni agibili e i restanti avrebbero trovato sistemazione indipendente o con parenti.
Trema anche la provincia de L'Aquila, magnitudo 3.3 Richter
Alle 06:49, una scossa di magnitudo 3.5 Richter ha interessato la provincia de L'Aquila. La profondità ipocentrale del sisma è stata fissata a 10 km. I comuni più vicini all'epicentro sono: Ocre, Fossa, Rocca di Cambio, Sant'Eusanio Forconese, Villa Sant'Angelo, Lucoli, Rocca di Mezzo, L'Aquila, San Demetrio ne' Vestini e Poggio Picenze.
L'analisi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Secondo il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, il sisma rientra nella sequenza iniziata il 24 agosto 2016. A provocare gli eventi sarebbe il meccanismo estensionale tipicamente appenninico, nel quale la crosta terrestre patisce una sorta di stiramento, cui deriva l'allargamento dell'Italia Centrale.