I militari dell'arma dei Carabinieri della compagnia di Pozzuoli, in collaborazione con i colleghi della stazione di Licola, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. (Giudice per le Indagini Preliminari) di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica locale.

I fatti

A finire nel mirino delle forze dell'ordine sono stati dieci dipendenti comunali che prestavano servizio presso il parcheggio comunale multi-piano di Pozzuoli, in provincia di Napoli. Essi sono ritenuti responsabili - a vario titolo - di associazione a delinquere finalizzata alla truffa - aggravata e continuata - ai danni della Pubblica Amministrazione.

Ad alcuni di loro - ben sette - è stato contestato anche il capo di imputazione di associazione a delinquere, in quanto i presunti truffatori non solo effettuavano la timbratura della presenza al posto dei colleghi assenti, bensì si erano messi d'accordo per nascondere i badges personali in un cassetto, dal quale ognuno di loro - a turno - poteva prenderli per la truffa.

Le indagini che hanno portato alle misure cautelari sono state condotte dai Carabinieri di Licola e Pozzuoli. Le forze dell'ordine, grazie all'ausilio di immagini-video di telecamere appositamente istallate e grazie a riscontri effettuati tramite pedinamenti, hanno accertato e documentato che i dieci dipendenti durante l'orario di servizio, mentre risultavano a lavoro, si trovavano in realtà in scooter o in bicicletta sul lungomare di Pozzuoli.

La procura generale presso la Corte dei Conti di Napoli ha avviato un procedimento di accertamento per quantificare il danno erariale e procedere al recupero e alla restituzione delle somme di denaro indebitamente percepite.

I furbetti del cartellino

Negli ultimi mesi sono aumentati in maniera esponenziale i casi dei cosiddetti 'furbetti del cartellino', ossia impiegati e dipendenti infedeli della pubblica amministrazione, principalmente di comuni ed enti locali, che truffano lo Stato attestando ore di servizio lavorativo in realtà mai svolto.

Non ultimi ricordiamo i casi del comune di Nola (gennaio 2017), di Acerra (febbraio 2018) e di Marigliano (marzo 2018), nel napoletano. Secondo le statistiche dell'I.S.T.A.T. in collaborazione con l'ispettorato del ministero della pubblica funzione, a partire dall'anno 2014 sono stati licenziati ben 227 dipendenti pubblici per truffa ai danni dello Stato. Di questi ben 84 (circa il 37%) si erano assentati dal servizio senza una valida giustificazione.