I Carabinieri forestali di marigliano, durante le normali attività di controllo del territorio, hanno denunciato all'autorità giudiziaria per il reato di combustione illecita un anziano 90-enne del posto che stava appiccando il fuoco ad un cumulo di rifiuti i via nuova del bosco. I militari dell'arma, impegnati nelle normali attività di controllo del territorio, hanno notato una autovettura parcheggiata sul bordo destro della strada e - a poca distanza - un uomo chino, abbassato su un cumulo di rifiuti.

I fatti

L'anziano signore era occupato ad appiccare il fuoco e bruciare i rifiuti, ma - alla vista delle forze dell'ordine - è prontamente salito sul proprio autoveicolo e si è dato alla fuga. I carabinieri forestali lo hanno subito fermato e identificato. Il 90enne pensionato, residente nel comune di Marigliano, nel napoletano, è risultato essere già noto alle forze dell'ordine. L'uomo, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso dell’accendino usato poco prima per dare fuoco ai rifiuti. Il rogo ha coinvolto del materiale in plastica, secchi sporchi di residui di vernice, pneumatici, rifiuti solidi da lavoro, materiale metallico e residui di lavorazione edile e demolizioni.

Le fiamme hanno provocato il diffondersi di una densa cappa di fumo nerastro. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Nola (NA) che hanno domato il fuoco e spento il principio di incendio, evitando in tal modo che lo stesso si propagasse sulla folta vegetazione circostante. Il rogo ha coinvolto circa dieci metri quadrati di terreno agricolo sul quale erano stati scaricati i rifiuti sopra menzionati, andati tutti interamente bruciati. La combustione ha lasciato al suolo soltanto cenere e carcasse di lamiera arsa.

Il reato

L'incendio è avvenuto in uno dei comuni appartenenti all'area della zona tristemente nota come 'Terra dei fuochi' oppure come 'Triangolo della morte' (Nola-Marigliano-Acerra) per l'elevatissimo numero di decessi avvenuti in pochi anni a causa dello sversamento illecito di rifiuti pericolosi e nocivi per la salute pubblica.

Nel territorio dell'hinterland nolano per anni ed anni sono stati appiccati numerosi roghi a rifiuti speciali o a resti di vegetazione agricola. Tutto ciò ha provocato il diffondersi nell'aria di sostanze tossiche e dannose come la diossina. Il reato di combustione illegale è punito con la reclusione dai 2 ai 5 anni (dai 3 a sei se l'incendio coinvolge rifiuti ritenuti pericolosi).