I carabinieri del reparto nucleo forestali hanno sequestrato questa mattina ben cento chilogrammi di Cibo. I prodotti alimentari non riportavano la tracciabilità sull'etichetta. L'operazione dei militari dell'arma rientra nella speciale attività di controllo del territorio per la sicurezza alimentare. Il sequestro è stato portato a termine con l'ausilio e la collaborazione dei carabinieri dei N.A.S., Nucleo Anti Sofisticazione, di Napoli.
Il sequestro
Durante le attività di controllo e verifica da parte delle forze dell'ordine, infatti, numerosi prodotti di generi alimentari messi in esposizione e pronti per la vendita e commercializzazione in vari negozi del territorio sono risultati mancanti delle indicazioni sulla tracciabilità del prodotto, etichette previste per legge dalle normatice comunitarie.
L'operazione è stata condotta brillantemente dai carabinieri forestali di marigliano, in sinergia con i colleghi di Roccarainola. Nel punto vendita di Marigliano sono finiti sotto sequestro circa 100 kg di pane, latticini, formaggi, pangrattato, salumi insaccati e legumi privi della prescritta rintracciabilità. Sequestrate oltre 180 confezioni destinate alla distruzione. Il valore commerciale della merce sotto sequestro ammonta a circa 1.500 euro.
Altre operazione dei N.A.S.
Ultimamente i carabinieri dei N.A.S. sono intervenuti spesso nel territorio dell'hinterland dell'area nolana. Appena la settimana scorsa è datato il sequestro di un ingente quantitativo di pasta prodotta in una azienda alimentare della zona industriale di Saviano, un paese limitrofo, precisamente tra via San Francesco e via Olivella.
L'azienda produttrice aveva messo sul mercato un particolare tipo di pasta senza che la stessa fosse corredata dell'etichetta recante tutte le indicazioni circa la tracciabilità, la provenienza e l'origine del prodotto e degli ingredienti. Al periodo delle festività pasquali, invece, risalgono i controlli presso macellerie ed esercizi commerciali dediti alla macellazione di carne per prevenire il triste fenomeno della vendita e diffusione di carni avariate o in stato di putrefazione. In questo caso è stato multato un punto vendita di Nola che aveva esposto in vetrina alcune confezioni mancanti delle regolare etichette. Il proprietario dell'attività commerciale è stato deferito all'autorità giudiziaria.