La vicenda di Pamela Mastropietro risale a circa tre mesi fa, quando la ragazzina diciottenne era fuggita dalla comunità di recupero dov'era stata ricoverata per i suoi noti problemi legati alle droghe. La ragazza è stata vittima di uno abuso da parte di un nigeriano, Oseghale Innocente ed alcuni suoi compaesani che come lui facevano gli spacciatori. Diversi esami sul corpo della diciottenne confermerebbero che Pamela Mastropietro al momento del decesso fosse sotto effetto di eroina e che Oseghale e i suoi amici avrebbero approfittato dello stato in cui si trovava la ragazza per commettere il loro delitto disumano.
La contestazione dell'accusa di violenza fisica
Proprio quando mancavano solo due giorni dai funerali della ragazza, la Procura di Macerata è tornata in aula nel tentativo di rimuovere l'accusa di violenza fisica a carico di Oseghale Innocente, delitto che sarebbe del tutto fondato e a confermarlo ci sarebbero diverse prove genetiche oltre alla cura maniacale con cui l'uomo di origini nigeriane si è sbarazzato del corpo della ragazzina da prima rimuovendone gli organi genitali e poi pulendo la scena del crimine con la candeggina al fine di rimuove ogni traccia di colpevolezza. Questa la versione offerta dal procuratore Giovanni Giorgio.
Oggi il gip di Macerata Giovanni Maria Manzoni ha provato a difendere l'accusato Oseghale fornendo una versione del tutto diversa da quella precedentemente accennata, affermando che l'uomo di origini nigeriane il 30 gennaio del 2018 era sì con la vittima Pamela Mastropietro ma che i due stavano trascorrendo una giornata del tutto normale e in un clima amichevole, addirittura i due avrebbero fatto la spesa e pranzato insieme e che la situazione sarebbe degenerata nel momento in cui Pamela Mastropietro è stata improvvisamente colpita da un malore che ha mandato nel panico Oseghale che rendendosi conto della gravità della situazione avrebbe reagito d'istinto nascondendo il corpo della ragazza, questa a gli occhi della Procura risulta una versione davvero molto carente che non descriverebbe a pieno l'intero accaduto.
I famigliari piangono Pamela
Dopo aver ottenuto il nullaosta dalla Procura per la sepoltura del corpo, i famigliari hanno organizzato un funerale che si svolgerà il prossimo 5 Maggio presso la parrocchia di parrocchia di Ognissanti a roma, i famigliari davvero molto commossi dall'accaduto si sono lasciati andare ad una dichiarazione: "Avremo finalmente un luogo dove piangerla". Una frase che conferma l'enorme dolore che la famiglia della ragazza sta provando per la sua perdita.