Il Governo austriaco ha confermato la chiusura di 7 moschee e l'eventuale espulsione di alcuni imam, perché accusati di violare la legge austriaca riguardo l'islam. Infatti, una quarantina di imam dell'Atib, Unione turco-islamica, per la collaborazione culturale e sociale in Austria, starebbe a rischiando di perdere il permesso di soggiorno.
Vienna chiude 7 moschee: reazione della Turchia
Secondo quanto detto dal ministro degli Interni Herbert Kickl e dal cancelliere Sebastian Kurz, alcuni capi spirituali dell'Atib, oltre ad essere accusati di aver infranto la legge sulla professione dell'islam all'interno dello Stato, sono accusati di finanziamenti illeciti dall'estero. Per questa ragione, rischiano di perdere la validità del loro permesso di soggiorno. Questa situazione non è vista di buon occhio da Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Infatti, attraverso i suoi profili social, specialmente Twitter, esprime il suo dissenso sulla questione accusando il governo austriaco di mancato rispetto religioso e di razzismo.
Una delle prove che ha portato i capi del governo austriaco ad adottare questo provvedimento sarebbe stato il video di una recita svoltasi all'interno di una delle moschee condannate alla chiusura. In questa recita, i bambini vestivano abiti militari interpretando dei soldati che salutano i propri cari prima di andare in guerra. Nella scena, una bambina vestita da soldato recita un giuramento che fa riferimento al fatto di lottare fino alla fine per impedire al nemico di passare Gallipoli, città turca situata sulla sponda europea dello stretto dei Dardanelli. Infatti, ciò rappresenta la battaglia di Gallipoli, svoltasi nel 1915. In poche parole, fu una campagna militare pianificata dalla Francia e dal Regno Unito contro l'impero ottomano nel corso della prima guerra mondiale.
Lo scopo era quello di conquistare il punto strategico e convincere i turchi ad uscire dal conflitto. Ma non è tutto, nel filmato si vedono le madri dei piccoli e gli imam riprendere la recita soddisfatti. Ciò è abbastanza per nutrire sospetti e prevenire un eventuale attacco. Il video risalirebbe, secondo il quotidiano "Kurier" allo scorso aprile.
La posizione di Salvini
Reazioni anche in Italia sull'accaduto, dove il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, dopo aver saputo del provvedimento del governo austriaco, ha manifestato la propria approvazione su Twitter, quasi sembra volersi complimentare con il ministro austriaco. "Chi usa la propria fede per mettere a rischio la sicurezza di un Paese va allontanato", queste le parole di Salvini. In più, aggiunge di aver intenzione di confrontarsi con "il collega ministro austriaco" sulle linee d'azione.