E' stato arrestato Claudio Pinti, l'untore di Ancona che avrebbe consapevolmente contagiato più di 200 donne. L'uomo, affetto dal virus dell'Hiv ma che nega di esserlo, aveva rapporti non protetti con donne ignare. La sua attività criminale è terminata grazie alla denuncia della sua ultima compagna, una donna che ha rilasciato una denuncia carica di parole disperate.

L'ex compagna dell'untore di Ancona lo denuncia e ferma la strage silenziosa

Per motivi di privacy ovviamente il suo nome non è stato reso pubblico, mentre quello dell'uomo sì. Il nome dell'untore, così definito ormai dagli organi di stampa, è Claudio Pinti, autotrasportatore 36enne che viaggiava per l'Italia infettando donne con il virus dell'Hiv. Il nome della donna non è importante ai fini della notizia, ciò che conta è la forza che ha dimostrato per denunciare quello che credeva il compagno della sua vita. Resasi conto di essere sieropositiva la donna avrebbe affrontato il partner, che si sarebbe giustificato dicendo che una volta era malato, ma poi era guarito.

Per poi affermare invece che il virus dell'Hiv non esiste. La consapevolezza di quello che l'uomo le aveva fatto e poi la decisione di denunciarlo, salvando probabilmente così tante altre donne.

'Mi ha tolto ogni libertà', queste le parole dell'ex compagna dell'untore

In un'intervista video rilasciata al quotidiano Ancona Today, Francesca Romana Capaldo, dirigente dello SCO (Servizio Centrale Operativo) della Polizia di Stato, ha commentato la denuncia rilasciata dalla donna. Dalle parole della dottoressa Capaldo traspare la disperazione della vittima, che si sarebbe sentita depredata di ogni libertà personale. Un dramma il suo, continua la dottoressa, che da personale diventa collettivo, coinvolgendo tutte le persone che sono entrate in contatto con l'untore di Ancona.

La dirigente riassume poi l'inganno al quale è stata sottoposta l'ex compagna di Pinti, una donna che aveva iniziato una relazione con un uomo che credeva sano ed onesto.

'Ero sieropositivo ma poi sono guarito, l'Hiv non esiste', le diceva l'untore

Ci si innamora di qualcuno perché si trova in lui qualcosa di unico. Non sappiamo cosa abbia spinto la donna che ha denunciato Pinti ad iniziare una storia con lui, ma sappiamo grazie agli organi di stampa che la donna era a conoscenza del fatto che l'untore fosse vedovo. Un giovane padre che cresce una bambina di 8 da solo probabilmente ha fatto breccia nel cuore di una donna che si è fidata di lui e che invece è stata tradita e infettata. Pinti aveva ammesso di essere stato sieropositivo una volta, ma di essere poi guarito. Allora perché affermava anche che l'Aids non esiste?