Vauro Senesi, fumettista di satira Politica, ha deciso di partecipare all'iniziativa di padre Alex Zanotelli, che prevede un digiuno con l'obiettivo di protestare pacificamente contro le politiche migratorie di Italia e UE. Nelle dichiarazioni rilasciate all'Agenzia Vista, ha iniziato il suo discorso con ''Sono qui perché: prima gli italiani'', spiegando che in un Paese in cui non c'è solidarietà per i migranti, inevitabilmente, questo principio si renderà valido anche nei confronti degli stessi italiani.

La protesta lanciata da Padre Zanotelli

Per esprimere il proprio dissenso, alcune personalità della Chiesa, in particolare preti e suore ''di strada'', hanno organizzato un "digiuno a staffetta", che è iniziato ieri davanti alla Basilica di San Pietro e che, nei prossimi dieci giorni, si sposterà davanti a Montecitorio. L'obiettivo di padre Alex Zanotelli e degli altri manifestanti è quello di lanciare un messaggio forte di solidarietà e di disapprovazione nei confronti di chi, anziché accogliere, vuole respingere. Questo digiuno verrà fatto per dare voce a chi, nel Mediterraneo, di voce non ne ha più.

Affiancato dal vignettista Vauro e dagli altri ecclesiastici aderenti, Zanotelli ha letto le parole di monsignor Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, che durante un'intervista ha affermato: "Moralmente e da uomo di fede sarei pronto a trasformare tutte le chiese in moschee, se consentisse di salvare la vita di uomini e donne'', spiegando che la missione di Cristo non è quella di costruire chiese, ma di aiutare tutti gli uomini, a prescindere dalla loro religione e dalla loro nazionalità.

Il discorso di Vauro Senesi sulla solidarietà

Vauro ha rilasciato una breve ma intensa analisi personale della società di oggi e delle constatazioni sul valore della solidarietà. Il tutto è stato riportato in un video dell'Agenzia Vista, nel quale ha esordito dicendo ''Sono qui perché prima gli italiani'', riprendendo lo slogan del leader della Lega, Matteo Salvini, ma poi spiegando di essere alquanto preoccupato riguardo al pensiero sociale che si sta evolvendo.

A seguito se ne riportano le parole: ''Questa società si sta degradando: i valori fondamentali come la solidarietà, non solo vengono rimossi dal vocabolario politico, ma vengono degradati a dis-valori. Solidarietà adesso si chiama buonismo, cultura si chiama radical chic. Quando in una società la solidarietà è un disvalore, di solidarietà non ce ne sarà per nessuno. Non ci sarà [neanche, n.d.r.] per gli italiani. Non ci sarà solidarietà per gli italiani che non hanno lavoro, per quelli che hanno pensioni da fame, non ci sarà per gli studenti che hanno una scuola che viene smantellata da ogni riforma. Non ci sarà la possibilità per i nostri figli di avere un'identità al di fuori di quella del cinismo e dell'egoismo. Prima gli italiani''.