Un lunedì come quello che sul calendario porta la data del 20 agosto 2018, forse, Asia Argento non avrebbe mai pensato di viverlo. Eppure potrebbe invece tradursi nel lunedì più nero della sua carriera e della sua stessa esistenza. Gravano infatti sulla promotrice della causa #MeToo gravissimi sospetti, dopo il clamoroso scoop lanciato dalle colonne del New York Times sulla presunta violenza che l'attrice avrebbe fatto a un collega di 17 anni.

Occasione super ghiotta per i suoi detrattori, che da tempo aspettavano un passo falso per rivendicare una verità diversa da quella ufficialmente raccontata. E sul carro degli interventi di spicco, in questo frangente, è salito anche il "Salvini pensiero".

Asia Argento: lo scoop del New York Times

Secondo la stampa statunitense, la figlia del re del Cinema horror Dario Argento si sarebbe macchiata dello stesso reato di cui si è fatta simbolo, reduce (a suo dire) dalle violenze del titano di Hollywood Harvey Weinstein, che l'avrebbe stuprata all'età di 21 anni. Di questo episodio, su cui ampiamente si è discusso negli ultimi mesi, nei quali peraltro è stata sancita la definitiva "fine" del produttore cinematografico, aveva fatto il vessillo per un attacco senza sconti alla galassia sommersa di abusi sessuali nel jet set.

Ma sul banco degli imputati, almeno su quello virtuale dei social e delle cronache internazionali, adesso c'è finita proprio lei, per una presunta violenza sessuale ai danni del collega Jimmy Bennett, molto più giovane e di cui avrebbe abusato cinque anni fa, in California. All'epoca lei aveva 37 anni, lui 17. Ci sarebbe anche un maxi risarcimento, versato direttamente nelle casse del giovane divo, per un ammontare (stellare) di 380mila dollari.

Nel volgere di pochi rilanci d'agenzia, il sinistro contorno dello scandalo ha avvolto e inglobato Asia Argento, facendola precipitare, giocoforza, nel fisiologico dibattito social tra innocentisti e colpevolisti. Senza che l'attrice proferisca verbo.

Almeno per il momento. Non una dichiarazione a precisare la sua prospettiva sul caso, come molti dei suoi sostenitori si sarebbero aspettati.

Matteo Salvini: l'affondo su Facebook

"Questa è la 'signora' che mi insultava ogni due minuti, e mi ha dato del razzista e della m...a? Mamma mia che tristezza...". Lo scrive a chiare lettere, senza ulteriori commenti, un piccato Matteo Salvini, a incorniciare un post su Facebook con cui ha condiviso la notizia sull'affaire Bennett.

Una stoccata che punta dritta al cuore di quella che, poche settimane fa, era diventata una vera e propria querelle in salsa social, scaturita da alcune affermazioni della Argento via Twitter proprio all'indirizzo del vicepremier e ministro dell'Interno.

L'attrice non si era fatta scrupoli ad apostrofare platealmente il leader della Lega con toni non precisamente 'femminili': "Salvinimmer...". A stretto giro la replica di Salvini, che le aveva proposto una camomilla, poi, inaspettatamente, lo scoop servito sul piatto d'argento del NYT. Un momento che potrebbe facilmente essere rappresentato da un detto: 'Chi di spada ferisce...'.