Volete diventare influencer di successo come Chiara Ferragni? Basta avere 200 follower sul proprio profilo Instagram. Questa sarebbe la campagna pubblicitaria lanciata qualche giorno fa dal famosissimo marchio adidas, all'apparente ricerca di persone che intraprendano la stessa strada percorsa dalla compagna del famoso rapper italiano Fedez. Insomma, molti privilegi e pochissimi sacrifici quelli richiesti dal noto marchio, se non fosse che la stessa Adidas ha smentito il tutto, dichiarando come l'annuncio di lavoro circolato in rete sia in realtà una vera e propria truffa.

L'annuncio di lavoro fasullo

Nell'annuncio di lavoro di Adidas (poi rivelatosi una bufala messa in rete da qualche truffatore), la nota azienda ricercava 100 persone da "trasformare" in influencer, in stile Chiara Ferragni. Solo tre e per giunta molto semplici i requisiti richiesti: possedere un minimo di 200 follower su Instagram, seguire la pagina ufficiale Adidas sullo stesso social e postare l'annuncio di lavoro sul proprio profilo, con tanto di tag del marchio. A queste banalissime richieste si aggiungevano, inoltre, degli enormi e allettanti privilegi per gli aspiranti influencer. Questi, infatti, avrebbero ricevuto ogni mese la nuova collezione firmata Adidas, con l'aggiunta di una Giftcard da spendere sul sito e la possibilità di beneficiare di costante pubblicità sui vari social network.

Insomma, una vera e propria "pacchia".

Era solo una bufala: Adidas ha smentito tutto

Tutto troppo bello per essere vero. Talmente bello, da attirare inevitabilmente qualche sospetto negli utenti social. I primi che hanno svelato questa tanto clamorosa quanto goffa truffa sono stati i gestori della pagina Bufale.net, costantemente alla ricerca di fake news che, per vari motivi, diventano virali in rete. Il sito ha immediatamente contattato la direzione di Adidas, che ha così potuto prontamente smentire il finto annuncio di lavoro, dichiarando che si rivolgerà presto alle autorità competenti per smascherare i truffatori. Erano troppe, infatti, le stranezze apparse sull'operazione poi diventata virale, dal marchio Adidas non perfettamente riprodotto fino a passare allo strano indirizzo mail creato appositamente per inoltrare la propria candidatura. Come se non bastasse, una simile truffa era già stata realizzata con altri due importanti marchi come Nike e Zara. Le nuove Ferragni dovranno, almeno per ora, mettersi l'anima in pace.