Si è spenta questa notte, all'età di 87 anni (ne avrebbe compiuti 88 il prossimo 24 novembre), Inge Schönthal coniugata Feltrinelli, storica e fondamentale guida dell'omonimo gruppo editoriale. Era soprannominata "The Queen of publishing" ("La regina dell'editoria").

Domani, venerdì 21 settembre, verrà allestita la camera ardente nella Sala Alessi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, che sarà aperta al pubblico dalle ore 10:00 alle 14:00 per consentire di dare l'ultimo saluto alla nota editrice.

Inge Feltrinelli: da fotoreporter a punto di riferimento dell'editoria

Inge Schönthal nasce in Germania, a Gottinga (città della Bassa Sassonia) il 24 novembre 1930 da una famiglia di ebrei di origine tedesca immigrata dalla Spagna. Appassionata di fotografia sin dalla tenera età, inizia ad Amburgo la sua carriera da fotoreporter prima, e giornalista successivamente. Nel 1952 si trasferisce a New York, ospite della pronipote J.P. Morgan: qui ha la possibilità di immortalare grandi celebrità come l'attrice Greta Garbo, il regista Elia Kazan, il 35° Presidente degli Stati Uniti d'America John Fitzgerald Kennedy, il primo ministro britannico Winston Churchill.

Tra gli scatti che l'hanno resa famosa, restano memorabili quelli che ritraggono gli scrittori e poeti Nadine Gordimer, Günter Grass, Allen Ginsberg, Edoardo Sanguineti, Ernest Hemingway, e i pittori Chagall e Pablo Picasso. È diventata storica anche una foto che mostra l'ex presidente cubano Fidel Castro in pigiama.

L'incontro che cambia la sua vita avviene nel 1958, quando conosce Giangiacomo Feltrinelli, fondatore e proprietario dell'omonimo gruppo editoriale. Il matrimonio viene celebrato nel 1960 e rappresenta anche il momento in cui, dopo una brillante carriera internazionale come fotoreporter, entra a far parte del mondo dell'editoria.

Inge Feltrinelli: la carriera da editrice

In seguito alla misteriosa morte del marito nel 1972, Inge Feltrinelli, affiancata dal figlio Carlo (attuale presidente dell'azienda) prende in mano le redini del comando della casa editrice che aveva già pubblicato famosi e controversi romanzi, quali "Il Dottor Zivago" di Boris Pasternàk e "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Dotata di grande spirito di gruppo e lavoro di squadra, l'imprenditrice è riuscita a far crescere in misura esponenziale la catena delle librerie Feltrinelli (oggi più di 120 solo sul territorio nazionale). Grazie agli ottimi risultati raggiunti non solo a livello professionale, ma anche come simbolo di grande cultura, ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui la Croce al Merito dell'Ordine di Germania e il titolo di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, divenendo anche commendatore dell'Ordine delle Arti e delle Lettere di Francia.