La procura di Torino ha confermato un ordine di custodia cautelare in carcere a carico di un commerciante incensurato di 50 anni, originario del capoluogo piemontese, arrestato nel luglio scorso, per violenza sessuale su una minore. Il provvedimento è stato eseguito dalle forze dell'ordine su proposta del Pubblico Ministero Antonella Barbera. L'uomo è stato accusato di avere violentato sessualmente una bimba di soli 8 anni, che gli era stata affidata dai genitori della stessa, carpendo la loro fiducia.
L'insospettabile violentatore
Il reato contestato ad un noto e stimato commerciante della provincia Torinese è stato commesso nei mesi scorsi, in un appartamento situato nell'hinterland piemontese. Il presunto violentatore, era considerato un 'pilastro' della società, un uomo di sani principi morali, nonché assiduo frequentatore della chiesa. Una persona insospettabile, che ricopriva un ruolo fondamentale per parecchi esponenti del paese. Un vicino di casa, impeccabile, insomma un individuo di cui tutti avevano stima. In passato non aveva dato mai segni di turbolenze ed era anche incensurato. Un uomo quindi di cui fidarsi a e a cui potere affidare la propria figlioletta, in momenti di necessità ed urgenza oppure per effettuare qualche commissione.
Le violenze sulla bambina
Il 50 enne, però approfittando della sua buona reputazione ha tradito la fiducia dei suoi vicini di casa, che gli avevano affidato la propria figlia e ha stuprato la bimba di soli 8 anni. In più occasioni, il presunto colpevole ha molestato la piccola fino ad avere rapporti sessuali completi con lei. Le violenze sono avvenute in casa dell'orco ogni qualvolta i genitori della minore la affidavano alle sue cure, per impegni di lavoro oppure per effettuare una visita medica di routine. Nessuno ha mai sospettato l'orrore a cui la bimba veniva sottoposta. Fino a quando, il comportamento della piccolina è cominciato a mutare e la giovane vittima ha iniziato sempre di più a chiudersi in se stessa, soffrendo interiormente per il male che le avevano fatto.
I genitori preoccupati, le hanno cominciato a porre delle domande sempre più specifiche e solo allora la bimba ha trovato il coraggio di raccontare tutte le perversioni sessuali di cui era stata vittima. La minore, con eroico atteggiamento ha accusato quell'uomo integerrimo, e insospettabile che si fingeva amico e che invece era solo un violentatore.
Il provvedimento in carcere
Il racconto della piccola vittima, così dettagliato, così pieno di autentico dolore e di particolari agghiaccianti ha immediatamente convinto il Pubblico ministero Antonella Barbera a chiedere di confermare, nei confronti dell'uomo un provvedimento restrittivo in carcere, concesso poi dal tribunale di Torino. Il presunto colpevole comunque, difeso dall'avvocato Gianluca Visca si è sempre professato estraneo ai fatti a lui imputati.
Il legale dell'indagato nei primi giorni di settembre ha anche avanzato richiesta del meccanismo processuale dell'incidente probatorio, per fare chiarezza sull'accaduto. Una vicenda torbida, dai risvolti forti e ancora da chiarire definitivamente.