Una operazione dei militari della Guardia di Finanza ha sgominato un giro di affari su presunti concorsi truccati per accedere alle forze armate e alle forze dell'ordine. È accaduto a Napoli, dove grazie ad un blitz sono state predisposte 14 misure di custodia cautelare e l'arresto dietro le sbarre di un ingegnere, anch'egli resosi colpevole di aver favorito l'ingresso con i quiz truccati.
Fra gli indagati c'è anche Luigi Masiello, generale dell'Esercito italiano in pensione, su cui ricadono la maggior parte delle responsabilità.
I concorsi per le forze armate del 2016 erano truccati
Tutto parte dalla denuncia di un ragazzo del 19 febbraio 2016, a cui il generale Luigi Masiello in persona ha proposto di pagare una cifra esorbitante per poter comprare i risultati del quiz indetto dal concorso per allievo maresciallo nell'Arma dei carabinieri, ed entrare infine a far parte delle forze armate con pochissimo sforzo. Il ragazzo in questione non ha accettato, ma d'altro canto non è rimasto assolutamente in silenzio.
Le Fiamme Gialle si sono rese immediatamente conto che questa proposta era soltanto una delle eventuali numerose fatte ad altri ragazzi. L'intervento di oggi del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha fatto sì che si sollevasse una volta per tutte questo giro di affari che contava 15mila euro a candidato. I concorso in questione è quello bandito nell'anno 2015-2016 per il reclutamento di 2013 volontari per la ferma quadriennale.
Gli indagati e le accuse mosse contro di loro
Le Fiamme Gialle, con la collaborazione del gip Linda Comella, hanno messo in custodia cautelare 14 persone, mentre la quindicesima (un ingegnere) è irreperibile perché all'estero. Un episodio curioso riguarda l'ex generale Luigi Masiello, che al momento dell'arresto ha gettato il proprio cellulare dalla finestra: un gesto che farebbe pensare ad una sicura responsabilità del militare in pensione.
Nella lista degli indagati emergono anche ben 150 candidati al concorso per diventare Volontari in ferma prefissata di 4 anni (Vfp4), ora tutti sotto accusa. Le accuse complessivamente riguardano, fra le altre cose, divulgazione del segreto di ufficio, riciclaggio, truffa e ricettazione.
L'ex generale Masiello voleva entrare in politica
Conosciuto come uno dei più importanti generali ormai in pensione, Luigi Masiello è anche noto per aver cercato di entrare nella vita politica: il suo nome compariva nella lista di Napoli Popolare alle ultime elezioni amministrative, ma riuscì a guadagnare appena 323 voti.