Alla fine è crollato Andrea De Filippis, personal trainer di Maria Tanina Momilia, la donna ritrovata morta lunedì scorso in un canale a Fiumicino, in provincia di Roma. L'uomo, indagato nelle scorse ore per l'omicidio, si è presentato questa mattina in caserma a Fiumicino insieme al suo avvocato per confessare il delitto.

Gli uomini dell'arma lo hanno accompagnato al comando di Ostia dove in presenza del pubblico ministero ha formalizzato di fatto la confessione.

Ha ammesso di aver agito in preda ad un raptus, forse nel corso di una lite tra i due, amanti da un po' di tempo.

Il macabro delitto è avvenuto domenica mattina quando la donna si è recata nella palestra dove lavora De Filippis. L'uomo, ex poliziotto in congedo da qualche anno, ha confessato di aver colpito Maria Momilia con un peso da palestra alla testa diverse volte prima di soffocarla con un sacchetto di plastica. Ripulita la scena del crimine da ogni traccia, si è occupato di occultare il cadavere, gettandolo nel canale di Isola Sacra dove poi lunedì mattina un operaio del consorzio di bonifica lo ha notato mentre andava a lavorare con un escavatore.

Su di lui importanti indizi di colpevolezza

Gli inquirenti stavano stringendo il cerchio intorno a lui già nelle scorse ore, da quando avevano individuato dei gravi indizi di colpevolezza a suo carico. In primis, il fatto che era stato l'ultima persona ad aver visto in vita la donna domenica mattina, poi alcuni contatti telefonici avuti con la vittima negli istanti immediatamente prima la scomparsa e infine alcune tracce fisiologiche e di sangue ritrovate su un tatami sportivo di De Filippis compatibili con il profilo genetico della donna. Alla luce di questi indizi, e vedendosi ormai alle corde, l'uomo non ha retto e stamattina è arrivata la svolta nelle indagini.

De Filippis, ex poliziotto e amante della donna

Andrea De Filippis in passato è stato istruttore di tiro nella polizia di stato, prima di venire congedato per esser stato punito disciplinarmente per un incidente avvenuto nel poligono dove lavorava. In quel caso, secondo la commissione disciplinare non mise in atto le cautele necessarie per evitare che la tragedia avvenisse essendo il responsabile della struttura. Dal congedo, lavorava in una palestra come personal trainer e istruttore di arti marziali. Ed è proprio lì che qualche tempo fa conobbe Maria, madre di due figli, con la quale avviò una relazione extraconiugale.