In sole ventiquattro ore in tutta Italia si è scatenato l'inferno del maltempo che, tra esondazioni, raffiche di vento, frane e pioggia ha portato conseguenze estremamente drammatiche in diverse zone del Paese. La furia del maltempo, scatenatasi da Nord a Sud, al momento ha fatto salire a dieci il bollettino dei decessi, con diverse decine di feriti.

Le vittime del maltempo

La prima vittima del maltempo è stata Davide Natale, un giovane di appena 21 anni originario di San Nicola La Strada in provincia di Caserta, Il giovane studiava a Napoli nella Facoltà di Ingegneria. Un albero, sradicato dal vento, gli è caduto addosso, ferendolo mortalmente. Inutili i soccorsi immediati: il ragazzo è deceduto subito dopo il suo arrivo in ospedale. Rudy Colantonio invece aveva 32 anni ed era residente a Frosinone, precisamente ad Arce. Mentre si trovava a bordo di una Smart, l'auto è stata schiacciata da un albero caduto lungo la Via Casilina all'altezza di Castrocielo (FR).

In quel drammatico incidente ha perso la vita anche Antonio Russo, 38enne che era a bordo della Smart insieme a Rudy Colantonio, suo amico e collaboratore. Altra vittima del maltempo è Mario Deriu, un signore di 63 anni originario di Marignano in Provincia di Rimini. L'uomo era un esperto di kite-surf e, mentre si stava allenando nel mare di Cattolica, è stato scagliato sugli scogli dal fortissimo vento. Poi Vincenzina Bruzzone, vedova di Michele Viano lo storico presidente del Savona Calcio degli anni settanta: la signora di 88 anni è morta mentre era fuori casa per fare spese, travolta da un grosso pannello di lamiera staccatosi da un tetto a causa del fortissimo vento.

Originario di Padova era Sandro Pompolani, 49 anni: mentre si trovava a Feltre (in Provincia di Belluno) all'interno della propria automobile, un platano si è sradicato per il forte vento, cadendo proprio sulla sua auto, schiacciandolo.

Un altro albero è caduto durante una tromba d'aria a Terracina e ha causato la morte di Nunzio Cervoni, 57enne residente proprio nel Comune in Provincia di Frosinone.

Di altre tre vittime non sono ancora note le identità: si tratta di un volontario vigile del fuoco che era impegnato nei soccorsi per il maltempo in Provincia di Bolzano, colpito da un albero che si è sradicato; dal Lago di Levico, nel Trentino, è stato recuperato il corpo di un pescatore che potrebbe essere finito in acqua, e poi annegato, per via delle fortissime raffiche di vento; sempre in Trentino, a Dimaro, una signora è stata travolta da una frana di rocce e fango.

La Protezione Civile allerta la popolazione

La Protezione Civile ha allertato la popolazione di non muoversi da casa se non nel caso di estrema urgenza e di limitare così al minino ogni spostamento, Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha dichiarato inoltre lo stato di crisi in quanto in 160mila persone si ritrovano senza poter usufruire dell'energia elettrica. Inoltre ha invocato la necessità di una commissione d'inchiesta sul dissesto idrogeologico.