Inizialmente si pensava ad un’aggressione a sfondo sessuale compiuta da un gruppo di ragazzi, finita nel peggiore modi. Ma col passare delle ore l’ombra del terrorismo di matrice islamica si allunga sulla morte di Maren Ueland e Louisa Vesterager Jespersen, le due ragazze scandinave trovate prive di vita lunedì mattina nella loro tenda, vicino a Chamharouche, nei pressi del villaggio di Imlil, nella regione dell’Alto Atlante in Marocco.

Infatti, secondo il portavoce della polizia, Boubker Sabik, almeno uno dei quattro uomini arrestati nella periferia di Marrakech avrebbe avuto in passato un ruolo negli attentati organizzati in Marocco. Ma i media norvegesi rilanciano, assicurando che tutti e quattro i fermati siano in qualche modo legati all’Isis, a cui avrebbero giurato fedeltà in un video, diffuso nelle ultime ore.

Il filmato con le scene dell’aggressione ad una delle turiste

E a supportare questa ipotesi, non ancora ufficializzata, c’è l’esistenza di un altro filmato – apparso in rete sui soliti canali social usati dagli estremisti – in cui si vedrebbe un uomo sgozzare quella che potrebbe essere una delle due ragazze, armato di un coltello da cucina.

Nel video si può notare anche un’altra persona che assiste alla scena, mentre altri due, non inquadrati, urlano “vendetta” e fanno riferimenti all’attuale situazione in Siria.

Le immagini sono state esaminate in queste ore dai servizi segreti danesi – impegnati nella ricerca di ulteriori elementi per incastrare i responsabili – che ne avrebbero confermato l’autenticità.

Ma filtrano ancora poche notizie dalle indagini del Bcij, il Bureau central d’investigation judiciaire, l’intelligence marocchina che ha arrestato i sospettati: sembra che i quattro siano stati fermati dopo aver lasciato diversi indizi sul luogo del duplice delitto, come addirittura un portafoglio perso da uno del gruppo.

I precedenti attacchi terroristici in Marocco: si vogliono colpire i turisti stranieri

Questo non è il primo atto terroristico in Marocco: vanno infatti ricordati l’attacco del 28 aprile 2011 al Café Argana di Marrakech che ha causato 17 morti e, più indietro nel tempo, gli attentati di Casablanca dell’11 maggio 2003, con 47 vittime.

Ora l’Isis sembra voler tornare a colpire il Paese, proprio nel momento in cui si registra una forte crescita del turismo. Infatti avevano scelto il Marocco come meta delle proprie vacanze anche la 28enne norvegese Maren Ueland e la 24enne danese Louisa Vesterager Jespersen.

Le due avevano organizzato un viaggio di un mese nella regione, che doveva culminare con un’escursione sul monte Toubkal, la vetta più alta del Nord Africa. Purtroppo, proprio mentre si apprestavano ad iniziare questa parte del loro tour, sono state aggredite, con ogni probabilità violentate ed infine uccise senza pietà.