A dare l'allarme stamattina presto, una giornata prenatalizia molto fredda, è stato un passante che l'ha vista lanciarsi nel Tevere all'altezza di ponte Testaccio.

Tragedia oggi a Roma: P. O., una mamma di 38 anni, è uscita di casa con le sue figlie, Sara e Benedetta, due gemelline di sei mesi, e si è uccisa. E' stata trovata morta nel fiume. Ma oltre il dramma personale probabilmente innescato da una depressione post partum, non c'è traccia delle piccole. Da ore sono in corso le ricerche. Il Molise, regione d'origine della donna, e l'Italia sperano col fiato sospeso in un miracolo.

Mamma si getta nel Tevere

A dare l'allarme stamattina alle 6 e 15 è stato un passante che ha avvisato una pattuglia di vigili di aver visto una donna lanciarsi da ponte Testaccio. Ma l'allarme intanto l'aveva lanciato anche il marito della donna che in quegli stessi momenti aveva denunciato alle forze dell'ordine la scomparsa della moglie e delle due figlie piccole.

Sul posto sono arrivati polizia e vigili del fuoco con le squadre dei sommozzatori. La donna è stata ripescata morta dalle acque del Tevere verso le 12 a circa due chilometri di distanza dal punto in cui era caduta in acqua, all’altezza di Ponte Marconi, sulla riva sinistra del lungotevere San Paolo.

La Procura di Roma ha avviato un'indagine per omicidio-suicidio, al momento affidata al pm di turno Mario Palazzi.

Rsultano disperse le due gemelline di sei mesi che stamattina presto la mamma aveva portato con sé fuggendo di casa in preda a uno stato di disperazione, dovuto probabilmente a una grave depressione post partum.

Induce a una flebile speranza il fatto che il testimone sentito dagli inquirenti ha raccontato di aver visto solo la donna gettarsi in acqua.

Ma ci sarebbero anche versioni dei fatti discordanti e comunque le gemelline non si trovano.

Sono state cercate nelle acque del fiume fino a Fiumicino grazie alle unità fluviali della polizia e ai sommozzatori dei vigili del fuoco, ma anche a Testaccio dove la donna abitava. Ricerche sono state fatte anche tra i cassonetti e al mercato, nei luoghi chiusi e negli androni dei palazzi dove la neomamma potrebbe aver lasciato le bambine.

Sono ore di grandissima ansia: c'è il sospetto che nel drammatico volo, abbia portato con sé le piccole. Forse una telecamera di zona l'ha ripresa passare con le neonate avvolte in una coperta.

Depressione non riconosciuta, la disperazione del marito

C'erano anche i nonni, i genitori della donna suicida, nella casa di Testaccio dove da qualche mese la donna originaria di Agnone che lavorava come segretaria in uno studio notarile di Isernia, si era trasferita con il marito, anche lui originario molisano, dopo la nascita prematura delle bambine, e da cui stamattina è scappata. Pina aveva avuto una gravidanza difficile, la nascita di tre gemelline, una morta. Le altre due, nate premature, erano uscite da poco dall'ospedale.

Qualcosa forse si era rotto nel suo equilibrio, il male in forma di depressione l'aveva invasa, ma probabilmente non era riuscita a riconoscerlo e a farsi aiutare.

I genitori della neomamma erano arrivati dal Molise a darle una mano proprio in vista di un passaggio esistenziale tanto difficile. E' stato il marito al risveglio ad accorgersi stamattina che la moglie e le figlie non c'erano più. L'uomo, di professione ingegnere, è uscito di corsa di casa, è andato verso il mercato di Testaccio a cercare la moglie e le bambine, quasi come se avesse avuto un presentimento. Piangeva e chiedeva aiuto alla gente del mercato. Poi ha avuto un malore mentre era in commissariato. Nel giro di poche ore la sua vita è diventata un'immane tragedia.