Ennesimo episodio di razzismo di questi mesi. Un 40enne romano aggredisce senza motivo una giovane donna di colore, tranquillamente seduta in tram con la figlia piccola. Una passeggera assiste alla scena e denuncia l'accaduto sui social.

L'aggressione

Roma, ore 16.45. Sulla linea 19 che collega Centocelle a Piazza Risorgimento, tra i tanti passeggeri, una giovane donna viaggia con la sua bimba di un anno.

All'improvviso, e senza alcun motivo, un uomo la aggredisce verbalmente: "E tu perché sei qui? Cosa ci fai sul tram?". Stupita, la donna sistema subito in un angolo il passeggino con la figlia e ribatte: "Cosa vuoi? Che cosa ti ho fatto?" L'aggressore le intima di tacere: "Tu devi stare zitta, hai capito?". A questo punto la vittima, giustamente preoccupata di un possibile (e probabile) degenerare della situazione, decide di non rispondere alla provocazione e, giunta alla fermata, scende dal tram.

Poteva finire così, con un atto di violenza verbale di cui dimenticarsi in fretta, ma troppo spesso l'odio si spinge al di là delle semplici parole: mentre la donna cerca di allontanarsi (probabilmente il più in fretta possibile) dal mezzo, l'uomo passa all'aggressione fisica.

La spintona, le sputa addosso, la colpisce ai fianchi e tira un colpo persino al passeggino.

Una passeggera, Ilaria M., assiste incredula alla scena e insieme a un ragazzo decide di intervenire. A raccontarlo è lei stessa con un post sui social: "A quel punto io e un ragazzo interveniamo", racconta la testimone. "Io urlo, il ragazzo prova a fermarlo, l'uomo inizia a spingerci e a insultarci". Altre due donne si fanno avanti per aiutarli, ma la situazione non migliora, anzi: "Lui continua a insultarci e tira tre cazzotti in piena faccia al ragazzo", prosegue a raccontare Ilaria M., "Io batto i pugni come una pazza sul gabbiotto dell'autista, che si limita a non far ripartire il tram".

L'arrivo dei carabinieri

La tensione è sempre più alta e alla fine arriva la polizia, che chiede gentilmente all'aggressore di scendere dal tram. "Noi proviamo a raccontare quello che è successo ma non sembrano interessati", scrive Ilaria M. "Io, il ragazzo e le altre due donne urliamo di far scendere l'uomo. Lui continua a insultarci. Lo invitano tranquillamente a calmarsi e a scendere dal tram. Alla fine scende, continuando a urlare che lui poteva fare quello che voleva". C'è da chiedersi se l'intervento delle forze dell'ordine, così pacato di fronte a un episodio tanto grave, sarebbe stato altrettanto pacifico nei confronti di un aggressore di nazionalità rumena o tunisina. Probabilmente no.

La reazione degli altri passeggeri

Di fronte a scene di odio razziale come questa, di fronte al disprezzo gratuito e alla violenza ingiustificata, l'indignazione dei testimoni dovrebbe essere scontata. Così è stato per Ilaria M. e per gli altri tre passeggeri che hanno scelto di non tacere davanti all'ingiustizia. Ma ieri pomeriggio, tra i tanti passeggeri della linea 19, i più si sono lamentati per il ritardo provocato dalla lite. "Ecco, ci hanno fatto perdere un'altra mezz'ora", riporta la nostra testimone. Un particolare eloquente e, purtroppo, inquietante.