Robert Lisowki, 32 anni, nazionalità polacca. È questo l'identikit del giovane detenuto che è riuscito a evadere ieri mattina, domenica 25 agosto, dal carcere di Poggioreale, a Napoli. Impresa più unica che rara: in 100 anni di storia, nessun detenuto del carcere campano è mai riuscito a evadere.
Caratteristiche del fuggitivo
Non ha perso tempo la Questura di Napoli nel lanciare l'allarme, fornendo un preciso identikit dell'evaso e appellandosi alla collaborazione della cittadinanza: chiunque veda Lisowski dovrà segnalarlo immediatamente alle forze dell'ordine: "Chi lo veda, ci avvisi".
È ritenuto "molto pericoloso" e trovarlo è una questione di massima priorità. Robert Lisowki, alto circa 1,80 metri, è di corporatura magra, ha i capelli corti color castano e la pelle chiara. Al momento della fuga aveva la barba e un'andatura claudicante.
L'uomo era stato catturato e arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli il 5 dicembre del 2018 nei Quartieri Spagnoli. L'accusa a suo carico è quella di omicidio aggravato: Lisowski era stato individuato come l'assassino di Jurii Busuiok, muratore 36enne di origine ucraina, incensurato. Il cadavere della giovane vittima era stato rinvenuto cinque giorni prima in via Mario Pagano, con evidenti segni di coltellate alla gola e al torace. Sembra che il movente dell'omicidio fosse stata una violenta lite avvenuta tra i due in un locale della città frequentato da cittadini originari dell'Est Europeo.
Il diverbio, nato probabilmente per una questione di donne, sarebbe proseguito poi fuori dal locale, per concludersi alla fine nel peggiore dei modi: Lisowski, ubriaco, accoltellò a morte l'amico.
La fuga con una fune di lenzuola
Il carcere di Poggioreale è entrato in funzione nel 1919. Cento anni di attività, migliaia di detenuti, un numero imprecisato di tentativi di fuga: tutti senza successo.
Insomma, evadere dal penitenziario partenopeo sembrava impresa impossibile, almeno fino a ieri mattina. Chi immagina rocambolesche scene alla James Bond ed elaboratissimi piani di fuga in stile Prison Break è completamente fuori strada, nulla di tutto ciò: Robert Lisowski ha semplicemente scavalcato il muro con una fune di lenzuola mentre si recava a messa nella chiesetta del penitenziario.
Elementare, ma efficace.
Luigi Castaldo, segretario dell'Osapp di Napoli, ha imputato la colpa della fuga alla carenza di personale all'interno del carcere napoletano: "Poco più di 200 unità di fronte a una platea di detenuti che supera di 800 unità la capacità massima". Tutte le forze di Polizia, coordinate dalla Procura della Repubblica, sono attualmente impegnate nella ricerca del fuggitivo.