Dopo la partita Lazio - Eintracht alcuni tifosi della squadra della capitale si sono diretti verso il centro storico per dare la caccia agli ultras tedeschi. Durante la nottata i giovanissimi ultras laziali si sono imbattuti in un carabiniere di pattuglia che ha cercato di fermare la loro caccia all'uomo, il militare è stato però aggredito ed è stato costretto ad estrarre la pistola d'ordinanza.

Roma, militare dell'Arma aggredito costretto a puntare la pistola

Il video dell'aggressione al carabiniere è stato poi diffuso su internet e sta facendo il giro dei social network.

E' stato solo il sangue freddo del militare che ha evitato un altro caso come quello di Genova del G8, da come si vede nel filmato l'uomo in divisa è stato raggiunto dal lancio di oggetti e bottiglie, oltre che da una pioggia d'insulti. Il militare, per sfuggire, ha estratto l'arma puntandola contro i tifosi nel mentre indietreggiava. Scene di ordinaria follia quanto successo nel centro storico romano: dopo la partita Lazio - Eintracht Francoforte, verso le 23:30, un gruppo di giovanissimi ultras incappucciati ha cominciato a seminare il panico tra passanti e turisti a Trastevere. Una vera e propria caccia all'uomo per le strade di Roma, tifosi laziali che cercavano tifosi tedeschi per fargliela pagare di quanto accaduto in Germania.

Il video pubblicato mostra i momenti salienti dell'aggressione, il carabiniere che si trovava per caso lungo il percorso dei tifosi (perché di pattuglia cittadina) ha provato a fermare la rabbia dei tifosi bianco celesti ma è stato raggiunto da colpi di spranghe e lancio di oggetti, compresi bidoni dell'immondizia. Un oggetto (forse una bottiglia) colpisce alla testa il militare, ma gli ultras continuano a insultarlo fino a farlo scappare verso l'auto di servizio.

"Vattene", "pezzo di m***a" e "brutto infame" sono solo alcuni degli insulti rivolti al militare dell'Arma.

Solidarietà al carabiniere da parte di Massimo Bitonci

Per contrastare l'avanzata degli ultras il carabiniere ha estratto la pistola, che come ha scritto il sottosegretario Massimo Bitonci su Facebook, lo ha fatto "per contrastare l'offesa inaccettabile e sproporzionata".

"Spero che questi delinquenti e vigliacchi vengano trovati al più presto, non è ammissibile che l'autorità venga oltraggiata, oltretutto con tale disprezzo e violenza...Chi non rispetta le istituzioni non rispetta lo Stato" scrive il sottosegretario, dimostrando così solidarietà al militare.