Da quando fu avvistato, il 19 ottobre 2017, Oumuamua ha cominciato subito a suscitare aspre polemiche nella comunità scientifica. Si tratta di un asteroide (o presunto tale) dalla forma che ricorda un sigaro, molto lungo (ben 400 metri) e largo invece 40 metri. Quello che lo caratterizza è inoltre una traiettoria molto strana, dissimile da quella solitamente prevista per comete e meteore.
La maggior parte degli astrofisici lo ritiene comunque una cometa, o quantomeno un oggetto roccioso naturale che ha semplicemente un'orbita particolare. Da subito, però, alcuni avevano avanzato ipotesi ben più immaginifiche. L'astrofisico Avi Loeb e il suo team di ricerca, che già nei mesi scorsi avevano avanzato la tesi che si trattasse di un oggetto alieno, adesso tornano a sostenere la loro idea con ancor più convinzione.
"Oumuamua potrebbe essere una vela solare aliena" dice Avi Loeb
Oumuamua ha un'orbita e una forma decisamente strane rispetto alle normali comete. Su questo sono tutti concordi.
Ma la comunità scientifica a questo punto si divide. Una larga maggioranza afferma che si tratta appunto di un oggetto spaziale roccioso come tanti, avente soltanto qualche caratteristica peculiare; e poi c'è una minoranza di scienziati che invece sostiene una tesi ben più particolare: Oumuamua, a loro parere, ha troppi elementi strani per essere considerato soltanto un oggetto inerte.
Secondo gli astrofisici del gruppo di ricerca dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics,Shmuel Bialy e Avi Loeb, Oumuamua avrebbe in realtà tutti i prerequisiti per poter essere un'enorme vela solare aliena, inviata nel cosmo alla ricerca della vita e ora giunta nel nostro sistema solare.
Loeb in particolare si dice abbastanza convinto di questo fatto, anche se, aggiunge, sino a quando non ci saranno prove ulteriori non si potranno tirare conclusioni definitive.
Nelle ultime ore, in un'intervista su Haaretz (famoso quotidiano israeliano), ha ribadito la propria posizione, affermando anche che in ambito scientifico sta incontrando una forte resistenza nei colleghi.
Ha anche affermato che molti scienziati di sua conoscenza sarebbero concordi nel dire che Oumuamua ha caratteristiche troppo strane per essere un semplice "sasso spaziale", ma molti di questi non si espongono nel timore di vedere denigrata la loro figura. Loeb si è detto però del tutto indifferente alle possibili ricadute sulla sua credibilità, e ha affermato che vuole soltanto arrivare alla soluzione del mistero, qualunque essa sia.
Oumuamua: secondo la tesi ufficiale è una cometa
Ciò che fa dubitare in modo più profondo gli scienziati sul fatto che Oumuamua possa essere una nave aliena, è il fatto che non emette alcun segnale radio.
Gli astronomi dello Breakthrough Listen lo hanno studiato con il Green Bank Telescope per ben dieci ore. Questo telescopio, che si trova in Virginia (Stati Uniti) è uno dei più potenti al mondo e sarebbe capace di captare anche il segnale di un semplice telefono cellulare (se ve ne fossero a bordo di Oumuamua). Nonostante questo, non è stato captato nulla, e per questo gli astrofisici hanno concluso che non è un oggetto artificiale, ma una cometa.
Questo argomento però viene comunque contrastato da alcuni scienziati come Loeb, poiché bisognerebbe valutare anche da quanto tempo l'oggetto viaggia nel cosmo. Non si può escludere che un'eventuale strumentazione si sia del tutto deteriorata, non potendo più permettere di inviare segnali radio e rendendo Oumuamua "morto".