Il giudice del Tribunale di Milano non ha convalidato l'arresto di Marco Carta, vincitore di Amici e Sanremo, arrestato per furto aggravato venerdì sera. Gli atti di indagine, consultati dal quotidiano il Giorno, però fanno emergere un'altra storia. Una dipendente della Rinascente di piazza del Duomo, infatti, ha raccontato di aver visto una donna passare delle magliette al cantante sardo.

Il furto

Come ricostruito, poco dopo le 20,30 di venerdì 31 maggio, gli addetti alla sicurezza della Rinascente di Milano richiamati dall'allarme, hanno fermato Carta ed una sua amica 53enne, Fabiana Muscas, all'uscita dello store. In seguito sono arrivati gli agenti della Polizia locale e il loro intervento si è concluso con l'arresto d’intesa con il pubblico ministero di turno Nicola Rossato. Nella borsa della donna, infatti, sono state ritrovate sei t-shirt del valore approssimativo di 1200 euro ed un cacciavite.

Ieri, sabato 1 giugno, al termine del processo per direttissima il giudice ha deciso di rinviare a giudizio Marco Carta e la sua amica.

Il vincitore di Amici, dunque, al momento risulta "semplicemente" indagato per furto aggravato in concorso, mentre per la Muscas è stato convalidato l'arresto senza però nessuna misura cautelare.

Il cantante, dopo una notte ai domiciliari ed un pomeriggio trascorso in Tribunale, ha dichiarato: "Sono una persona onesta e non rubo". Poi, ha aggiunto di non voler dire chi ha preso le magliette: "Non faccio la spia".

La testimonianza

In attesa del processo (fissato a settembre) e dell'acquisizione dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza del noto Department Store, però, le dichiarazioni rilasciate da un dipendente Rinascente gettano più di un'ombra sulla versione fornita da Marco Carta.

Stando a quanto riportato sugli atti, infatti, un addetto all'accoglienza, diversi minuti prima, aveva notato la coppia e si è insospettito per il loro comportamento anomalo: "Sembrava che controllassero di non essere osservati". Quindi, il dipendente ha spiegato di non averli perso d'occhio: "Li ho visti prendere le magliette al primo piano e salire, con le scale mobili, fino al terzo. Poi, sono entrati in camerino e vi sono rimasti diversi minuti". Secondo il suo racconto la donna, da fuori, passava le magliette al giovane. Dopo essersi passati tutte le t-shirt, Fabiana Muscas - sempre stando alla testimonianza dell'addetto - avrebbe dato a Marco Carta (che si trovava all'interno del camerino) anche la sua borsa. Poi, entrambi, hanno lasciato l'area riservata alla prova degli abiti, senza però portarsi dietro nessuna delle magliette.

Il dipendente ha poi riferito che i due hanno raggiunto le toilette del quarto piano e poi sono ritornati al secondo, dove Marco ha scelto due costumi da bagno da uomo (del valore complessivo di 77,28 euro, ndr) e ha raggiunto le casse per pagarli. A questo punto, poi, hanno raggiunto l'uscita oltrepassando le batterie antitaccheggio e facendo scattare l'allarme