È una 22enne francese la giovane donna ritrovata senza vita nella giornata di venerdì 5 aprile in un'ex chiesetta diroccata nel villaggio abbandonato di Equilivaz, sopra La Salle, tra i centri di Aosta e di Courmayeur, all'inizio della Valdigne. La ragazza, deceduta per emorragia, è stata identificata da alcuni familiari. La procura non esclude il delitto d'impeto e, in queste ore, gli inquirenti avrebbero fermato, all'estero, l'uomo che era con lei e si era allontanato a bordo di un furgone di colore rosso/bordeaux. Il caso di cronaca è seguito con attenzione anche dalla redazione di "Chi l'ha visto?", trasmissione condotta da Federica Sciarelli su Rai 3.

Il nome della 22enne francese non è ancora stato diffuso

Nelle scorse ore si è riusciti a dare un nome - non ancora reso noto - alla ragazza, con un piercing all'ombelico, ritrovata senza vita nei giorni scorsi da un uomo che passeggiava nei boschi di La Salle. I familiari della giovane, vestita con una felpa beige e dei leggings, l'hanno riconosciuta da una foto, confermando di non aver più sue notizie da qualche tempo.

Vicino al corpo della 22enne francese non sono stati trovati documenti e cellulare, ma un cambio d'abiti, qualche cartaccia e una confezione di dolcetti "marshmallow". La polizia avrebbe anche isolato diverse tracce ematiche.

La procura di Aosta ha aperto un fascicolo per omicidio.

Tra le ipotesi più accreditate vi sarebbe quella del delitto d'impeto.

La 22enne sarebbe morta per dissanguamento

Nelle ultime ore sono arrivati i primi risultati dell'autopsia, affidata all'anatomopatologo torinese Roberto Testi. Sul corpo della 22enne francese sono stati notati diverse ferite d'arma da taglio, una delle più importanti alla gola, e per questo - stando a quanto riportato sulla relazione preliminare - sembra che la giovane sia morta per dissanguamento.

Da quanto si apprende, però, il responso degli esami tossicologici arriverà solamente tra qualche giorno. Sempre secondo l'esame autoptico, il decesso, sarebbe avvenuto tra la fine del mese di marzo e i primi giorni d'aprile, ma al momento, in merito, non vi è certezza.

Come riportato da Sky Tg24, gli inquirenti, dopo aver sentito alcuni testimoni, si sarebbero concentrati nella ricerca di un uomo, "con i ricci neri e la carnagione olivastra ", che sarebbe stato notato proprio in compagnia della giovane vittima descritta come "molto bella, ma emaciata e sofferente".

L'uomo nella giornata di questo martedì 9 aprile è stato fermato, ma ancora non è stata stata divulgata la sua identità.

Il furgone sul quale si sarebbe allontanato dalla Valle d'Aosta sarebbe stato lasciato parcheggiato per alcuni giorni vicino al sentiero che porta al villaggio abbandonato di Equilivaz: le vie di fuga, da lì, sono molteplici, considerando anche che i trafori verso la Francia e la Svizzera distano appena pochi chilometri.

Le parole di chi ha incontrato la 22enne

Sempre stando a quanto riportato da Sky Tg24 e dal quotidiano La Stampa, un testimone ha incrociato a piedi la 22enne francese e l'uomo che era con lei prima del delitto. Questa persona, da quanto si apprende, non sembra convinta della "pista del furgone".

"Mi sembravano due di quei ragazzi - ha riferito - che si tagliano e che si procurano delle ferite. Forse degli 'Emo Dark', non saprei come definirli. Comunque ragazzi sofferenti". Quindi ha aggiunto: "Mi hanno raccontato di esser arrivati dal confine svizzero ed erano alla ricerca di un grande supermercato dove poter fare la spesa. Poi volevano andare sulle montagne per campeggiare". "Per questo - ha concluso - so che non esiste il furgone di cui ho sentito parlare al tg. La coppia mi ha chiesto indicazioni per la fermata del pullman, e io, dopo averli accompagnati li ho visti salire a bordo".

"Lui - ha precisato il testimone - Era molto più giovane di lei. Ma non sembrava un tipo violento, tutt'altro. Non pareva nemmeno uno con problemi di droghe. Con me si è comportato in maniera gentile. Io non penso che l'abbia uccisa".