"Dovremmo stare a casa ancora per molte settimane". Questo è il chiarimento che il capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, ha fatto durante un'intervista a "Radio Anch'io" programma che va in onda su Radio 1. L'uomo ha riferito che il nostro Paese si trova ancora nel pieno dell'emergenza della pandemia provocata dal nuovo Coronavirus e che per adesso è impossibile allentare le misure restrittive poste in essere dal Governo presieduto da Giuseppe Conte.

Borrelli ha informato i cittadini che il Covid-19 cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali. Le distanze uno dall'altro le dovremmo mantenere per diverso tempo in sostanza. Gli italiani passeranno a casa quindi non solo le festività di Pasqua e Pasquetta, ma anche molto probabilmente la "festa dei lavoratori", che è l'1 maggio.

Fase 2 forse dal 16 maggio

Il numero uno della Protezione Civile non si è sbilanciato su un'eventuale data in cui potrebbe cominciare la cosiddetta "fase 2", ovvero quella di convivenza con il coronavirus. Questa, se tutto andrà bene, potrebbe cominciare già il 16 maggio prossimo, o anche prima.

Tutto dipende dall'andamento della curva dei contagi che al momento è stabile. In questi giorni infatti, almeno in Italia, si è visto un leggero calo dei ricoveri, per cui tutti il carico dei pronto soccorso si è notevolmente alleggerito. "Bisogna avere comportamenti rigorosissimi" - ha annunciato ancora Angelo Borrelli. Per adesso non è prevista neanche l'ora d'aria. Alla trasmissione Circo Massimo il professionista ha precisato che si sta lavorando già su come e quando far ripartire il Paese. "Dobbiamo usare misure forti e precauzionali, anche perché non è esclusa la possibilità che vi possa essere un ritorno del virus, come dimostrano le nuove misure in Cina" - ha riferito ancora Borrelli.

Nel "Paese del Dragone" infatti alcune province, come quella autonoma di Hong Kong, negli scorsi giorni hanno nuovamente reintrodotto le restrizioni a causa dell'aumento di nuovi contagi.

Rispettare ancora le regole

Le autorità sono state chiare, per cui tutti i cittadini, da Nord a Sud dello Stivale, dovranno rispettare le regole imposte con i vari decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Anche sulla circolare del Viminale che permette ai bambini di uscire con un solo genitore, Angelo Borrelli ha dichiarato che "il documento non sposta i termini, dobbiamo fare attenzione ed evitare di trovarci poi in una situazione che ci sfugge di mano". Intanto nel mondo sono oltre un milione le persone contagiate dal virus cinese e più di 52.000 le persone decedute. Le autorità sanitarie internazionali tengono sotto costante controllo la situazione.