Ieri 25 maggio, a Roma un aereo biposto ultraleggero decollato intorno alle ore 15.00 dall’aeroporto dell’Urbe di via Salaria è precipitato alle 15.08 circa nel fiume Tevere. A lanciare l'allarme è stato l'ENAV, che ha segnalato la scomparsa dai radar del velivolo della scuola di volo Urbe Aero.

L'aereo Diamond DA 20 è stato individuato sul fondale del fiume 12 ore dopo essere scomparso grazie agli ecoscandagli, uno strumento ultracustico che trasmette impulsi sonori.

L’istruttore della scuola di volo, Giannandrea Cito, è stato rinvenuto ferito sulle sponde del fiume Tevere in zona Due Ponti ed è ancora ricoverato, fuori pericolo di vita, al Policlinico Gemelli.

“Ho chiamato il mio compagno, ma non ho più sentito la sua voce. Sono riuscito a sganciare la cintura di sicurezza e sono uscito dall'abitacolo, ho combattuto per liberare anche il mio allievo, ho tentato fino all'ultimo ma non ci sono riuscito”, ha detto ai soccorritori.

L’allievo 23enne Daniele Papa, che ha oltre 40 missioni di volo alle spalle, è ancora disperso, ed i soccorritori stanno continuando incessantemente le ricerche.

La dinamica

L’istruttore di volo, primo ufficiale RyanAir da due anni e istruttore qualificato della scuola di volo Urbe Aero, ieri è riuscito a fornire informazioni sulla dinamica dell’incidente. Da quanto raccontato, in seguito al decollo, l’aereo ha segnalato un’avaria al motore che ha quindi perso potenza ed ha costretto il pilota ad un tentativo disperato di ammaraggio sul Tevere. I due erano consapevoli di dover abbandonare il velivolo appena questo si sarebbe trovato in prossimità del fiume, ma qualcosa è andato storto.

L’istruttore è riuscito ad uscire dalla cabina di comando non appena il velivolo ha toccato l'acqua, mentre il giovane allievo non è riuscito a sganciare la cintura di sicurezza.

Il pilota trentenne ha tentato per ben due volte di liberare il suo allievo dall'abitacolo, ma senza successo. Nonostante sia passato un giorno dall’accaduto, è ancora viva la speranza che il giovane, esperto sub e nuotatore, sia riuscito a salvarsi.

Le indagini

I sommozzatori e i vigili del fuoco sono impegnati nell’allestimento di una pedana per recuperare la carcassa dell'aereo dal fondale, a 10 metri di profondità. Le cause dell'incidente sono ancora da chiarire e gli ispettori hanno già eseguito i primi rilievi alla scuola di volo di via Salaria, per accertamenti sulla sicurezza e sulla corretta manutenzione dei velivoli.

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta e ha inviato un proprio investigatore sul luogo, per chiarire le dinamiche dell'incidente.