Scomparso nel nulla per sei mesi: era dalla metà di agosto che non si avevano più notizie di Hant Valer, romeno di 45 anni, conosciuto dai volontari di Roma come un senza fissa dimora. L'uomo era stato ricoverato al policlinico Gemelli lo scorso 10 agosto, ma dopo qualche giorno aveva fatto perdere le proprie tracce.

Tutto ciò fino alla mattinata di mercoledì 26 febbraio, quando una squadra di operai ha scoperto un corpo mummificato all'interno di un'intercapedine situata all'ottavo piano dell'ospedale. La procura della Capitale ha subito aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, affidato al pm Stefano Luciani, che nelle prossime ore disporrà l'autopsia per chiarire le cause del decesso.

Tre giorni dopo il ricovero, Hant Valer è svanito nel nulla

Come anticipato in precedenza, Hant Valer si era recato al policlinico romano lo scorso agosto insieme ad un volontario della Caritas per i suoi problemi di salute: ad una cirrosi epatica dovuta all'alcolismo si era aggiunto un forte abbassamento della vista. Dopo essere transitato per il Pronto Soccorso, il 45enne era stato ricoverato nel reparto di Medicina Interna e Gastroenterologia per essere sottoposto alle terapie necessarie.

Qualche giorno dopo l'accettazione, il 13 agosto, il paziente aveva chiesto di interrompere le cure, ma dopo aver parlato con i medici sembrava aver cambiato idea. Tuttavia, verso le due di notte del 14 agosto, era improvvisamente scomparso: il personale sanitario lo aveva cercato a lungo.

Quindi, dopo aver perlustrato l'intero complesso, allertando anche il servizio di vigilanza, tutti avevano pensato ad un caso di allontanamento volontario, come avevano scritto anche i responsabili sul referto.

In questi mesi, nessuno ha chiesto informazioni dell'uomo in ospedale, anche perché il rumeno non aveva famigliari né conoscenti in Italia: a quanto pare, sarebbe morto poco dopo la sua sparizione.

Gli inquirenti dovranno far luce su cosa è accaduto allo scomparso

Toccherà agli inquirenti, adesso, chiarire se il decesso del 45enne sia stato frutto di un tragico incidente o ci siano delle responsabilità. L'ipotesi più plausibile è che il paziente si sia allontanato dal reparto in cui era ricoverato attraverso l'uscita di sicurezza, si sia introdotto nel vano adibito al collegamento tra le varie condotte di aerazione dell'ospedale, e da lì sia caduto da un'altezza di circa otto metri, morendo sul colpo.

Tuttavia, è presto per escludere altre piste, compresa quella dell'omicidio volontario.

Qualcuno potrebbe aver ucciso la vittima occultandone il corpo, rimasto ben nascosto per più di sei mesi. Per avere ulteriori elementi, sarà necessario attendere l'autopsia: nel frattempo, i vertici dell'ospedale romano hanno espresso rammarico per quanto accaduto.

Il ritrovamento dell'uomo scomparso

Il ritrovamento dei resti di Hant Valer, in avanzato stato di decomposizione, è avvenuto mercoledì verso le 9. Ad accorgersi del corpo sono stati gli operai impegnati in alcuni lavori di manutenzione straordinaria all'ottavo piano del policlinico Gemelli.

Pare che l'odore all'interno dell'intercapedine fosse talmente insopportabile che gli addetti siano stati costretti ad indossare delle mascherine: nel vano, incastrati tra i fili elettrici e le canne fumarie, c'erano i resti dell'uomo scomparso, ormai mummificati. Subito è scattato l'allarme, e tutta l'area interessata dal cantiere è stata isolata per permettere alla polizia di effettuare i primi prelievi.