F.P.M., uomo di 29 anni residente a Ceglie Messapica (Brindisi), è stato arrestato dai carabinieri della compagnia locale con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nella serata del 21 agosto l'uomo, già noto alle forze dell'ordine per alcuni trascorsi giudiziari, ha sferrato per strada un pugno a un carabiniere impegnato in un controllo anti-assembramento, volto a prevenire la diffusione del coronavirus.

Il carabiniere, che si trovava con un suo collega, a un certo punto ha notato il 29enne che si intratteneva con un'altra persona, per cui insieme hanno deciso di effettuare un controllo. Alla vista degli uomini in divisa, però, il giovane ha dato in escandescenza.

Carabiniere colpito al volto e fatto cadere per terra

Il 29enne ha dato in escandescenza, sferrando un pugno in faccia a uno dei due carabinieri intervenuti, facendolo cadere per terra e rompendogli gli occhiali. Nella colluttazione l'agente ha riportato una ferita lacero contusa al volto, giudicata guaribile in dieci giorni dai sanitari del locale presidio ospedaliero di Ceglie Messapica.

Prontamente il 29enne è stato ammanettato e condotto in caserma. Dopo le formalità di rito F.P.M. è stato dichiarato in stato di arresto e condotto presso la casa circondariale di via Appia a Brindisi. Non si conoscono bene le ragioni che hanno portato il 29enne a reagire in questa maniera nei confronti del militare. In queste ultime settimane anche in provincia di Brindisi, così come in tutta Italia, sono aumentati i controlli volti alla prevenzione della diffusione del coronavirus.

Diversi gli episodi di violenza nei confronti dei militari

Le aggressioni ai militari, molto spesso, sono al centro della cronaca italiana. Il 17 marzo scorso, in pieno lockdown e sempre durante un controllo per verificare l'osservanza delle disposizioni per contrastare la diffusione del coronavirus, un 70enne aveva inveito contro un maresciallo dei carabinieri a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia.

In quell'occasione l'uomo è stato placcato grazie all'utilizzo dello spray urticante al peperoncino. L'agente era stato colpito con calci e pugni, fino a perdere i sensi. Il 70enne era stato arrestato e messo in regime di detenzione domiciliare. In fase d'interrogatorio pare che l'uomo non avesse voluto motivare le ragioni della sua presenza fuori di casa. Era stato accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.