Le aspettative sono andate deluse: non ha dato alcuna risposta certa l'autopsia sui resti di Viviana Parisi, la dj 43enne ritrovata priva di vita nei dintorni di Caronia (Messina) lo scorso 8 agosto, dopo che era sparita nel nulla cinque giorni prima, insieme al figlio Gioele, quattro anni, che gli inquirenti stanno ancora cercando. Nella tarda serata dell'11 agosto si è saputo che gli esami, durati tre ore, non hanno chiarito le cause né l'ora esatta del decesso della donna: inoltre i periti non sono stati in grado di indicare con sicurezza il modo in cui ha perso la vita.
Restano così in piedi tutte le ipotesi possibili: suicidio, incidente, oppure omicidio. A specificarlo è stata Elena Ventura Spagnolo: la professoressa - nominata dalla procura di Patti insieme ad altri due periti - ha spiegato che le lesioni presenti sul corpo della 43enne sono compatibili con tutte le diverse ricostruzioni possibili, non permettendo di escluderne nessuna. La docente ha anche sottolineato che nelle prossime settimane i dati raccolti saranno accuratamente studiati: quindi bisognerà attendere ancora un po' - gli studiosi hanno fino a 90 giorni di tempo per formulare le loro conclusioni - per rispondere a tutte le domande sulla scomparsa di Parisi.
Le spiegazioni del legale del marito di Viviana Parisi
Sui risultati dell'autopsia è intervenuto anche l'avvocato Pietro Venuti che assiste Daniele Mondello, il marito di Viviana Parisi. Il legale, dopo aver parlato con la consulente di parte, la dottoressa Pina Certo, ha aggiunto che le spoglie della donna erano in pessime condizioni, tanto da rendere più complesse le analisi. Sarebbero comunque emerse diverse fratture in più parti del corpo, compatibili con una caduta dall'alto. Va ricordato che i resti della vittima sono stati ritrovati nei pressi di un traliccio dal quale la donna potrebbe essersi lanciata oppure essere stata fatta precipitare. Anche l'avvocato Venuti ha confermato che serviranno altri esami per chiarire l'accaduto, sottolineando che Viviana "aveva dei problemi", senza entrare però nei dettagli.
La procura di Patti ha aperto un fascicolo di indagine sul decesso di Viviana Parisi
Tra gli esperti scelti per le analisi autoptiche c'è anche Stefano Vanin, noto entomologo forense che già in passato è stato chiamato per fornire le proprie consulenze in diversi casi di Cronaca Nera - da Elisa Claps a Yara Gambirasio - e che ora avrà alcune settimane a disposizione per esaminare in laboratorio tutti i dati sulla "notevole fauna di insetti" osservata, per poter così fissare con certezza la data della scomparsa di Parisi. Nel frattempo, mentre continuano le ricerche del piccolo Gioele, la procura di Patti ha aperto un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona e omicidio volontario, delegando le indagini alla squadra mobile di Messina.
L'appello rivolto a chiunque abbia visto Viviana Parisi
Il procuratore Angelo Cavallo ha rinnovato il suo appello rivolto ai possibili testimoni che potrebbero fornire informazioni sull'accaduto. Infatti si cercano ancora le due persone - probabilmente padre e figlio - che avrebbero raccontato di aver visto il 3 agosto Viviana Parisi mentre attraversava col figlioletto l'autostrada Messina-Palermo, dove aveva appena lasciato l'automobile, per scavalcare il guard-rail e dirigersi verso la boscaglia nella quale è poi stata ritrovata priva di vita cinque giorni dopo. Queste dichiarazioni sono utili per chiarire se Gioele fosse ancora con la madre in quei momenti oppure no: l'informazione è importante per indirizzare meglio le ricerche del bambino, anche perché con il passare delle ore si affievoliscono sempre di più le speranze di ritrovarlo vivo.