Nella notte tra il 7 e l'8 settembre si è consumata una pesante aggressione di gruppo nei confronti di due turiste inglesi minorenni durante una festa in villa a Marconia, a 12 km dal Comune di Pisticci, in provincia di Matera. Otto ventenni materani avrebbero indotto le ragazze ad assumere stupefacenti e poi avrebbero abusato di loro infliggendo anche lesioni.

L'avvocato Giuseppe Rago, il legale delle due vittime inglesi di 15 e 16 anni, nei giorni scorsi ha sporto denuncia contro l'ultimo presunto partecipante dell'aggressione di gruppo.

Infatti è stata proprio una delle vittime ad identificare e riconoscere il volto dell'ipotetico ottavo abusatore, grazie ad alcune foto pubblicate sui profili social di uno degli indagati.

I sette aggressori: quattro in manette e altri tre a piede libero

Per quattro aggressori, Michele Masiello, Alberto Lopatriello, Alessandro Zuccaro e Giuseppe Gargano, che dopo l’arresto dell’11 settembre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande del GIP di Matera, è stata confermata la custodia cautelare in carcere. Tra l'altro il giudice Angelo Onorati ha respinto il ricorso degli avvocati dei quattro ventenni per l’attenuazione della misura cautelare, che avrebbe permesso gli arresti domiciliari.

Altri tre giovani del gruppo restano indagati ma ancora in libera circolazione. Tra loro ci sono anche i trapper Red Michael e Meu Deus, gli unici due abusatori riconosciuti dalle vittime, nonostante i loro volti non siano ancora stati accertati con dei riscontri ufficiali. Invece i quattro aggressori in manette sono stati scoperti subito grazie alle telecamere di sorveglianza della villa e, in seguito, le loro identità confermate dalle foto sui social che li mostravano presenti alla festa.

Gli inquirenti cercano di confermare le accuse

Dunque, le indagini continuano e gli inquirenti hanno intenzione di confermare le accuse al più presto. Sabato 19 settembre si eseguirà l’incidente probatorio del DNA e quello sugli indumenti, al quale parteciperanno anche le due vittime.

È per questa ragione che le ragazze non sono ancora rientrate in patria.

Il padre e i familiari sconvolti

Intanto, il padre di una delle due adolescenti, italiano di origine ma emigrato in Inghilterra da oramai 40 anni, ha affermato che sua figlia non ha più il sorriso luminoso che aveva una volta. L'uomo ha continuato descrivendo il suo malessere e ha dichiarato: "Mia figlia grande al telefono cercava di raccontarmi (cosa era accaduto ndr), ma a malapena riusciva a parlare. Mi diceva frasi strane, io non capivo. Piangeva, era sconvolta. Poi mi ha chiamato mio fratello e mi ha riferito tutto: mi è cascato il mondo addosso".