Ciro, il figlio 20enne di Beppe Grillo, potrebbe essere rinviato a giudizio tra un paio di settimane. Il figlio del comico genovese, cofondatore e ora garante del Movimento Cinque Stelle, è indagato per abusi in concorso. Secondo l'accusa il ragazzo, insieme a tre amici coetanei, nel luglio 2019 durante una vacanza in Sardegna avrebbe abusato di una coetanea italosvedese dopo una cena ad alto tasso alcolico.
Beppe Grillo, chiuse le indagini sul figlio Ciro
La Procura competente, quella di Tempio Pausania, ha chiuso le indagini su Ciro Grillo. Il reato contestato sarebbe stato commesso dal ragazzo con la complicità di tre amici, anche loro indagati, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, la notte del 16 luglio 2019 nella villa di proprietà del comico, al Pevero di Porto Cervo, in Costa Smeralda, al termine di una serata di eccessi cominciata poco distante, al Billionaire di Porto Cervo, il celebre locale di Flavio Briatore. Dopo la discoteca, i quattro invitarono due ragazze nella villa.
Lì si sarebbero consumati gli abusi nei confronti della studentessa italosvedese, mentre l'altra si sarebbe addormentata. L'indagine è scattata dopo la denuncia della ragazza, una volta rientrata dalle vacanze, presentata il 26 luglio 2019 ai carabinieri di Milano. La studentessa ha sostenuto che i quattro le avrebbero dato da bere per poi abusare di lei: sarebbe stata abusata a turno da tutti i presenti.
Sono stati sequestrati sette cellulari, cinque dei quali apparterrebbero ai ragazzi, gli altri due alla ragazza. Il procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, ha affidato a un perito la trascrizione del contenuto dei cellulari: sono state eseguite l’estrazione dei file dei telefoni sequestrati ai quattro ragazzi e la copia forense che ha permesso di esaminare i contenuti delle chat e di visionare il video che uno degli indagati avrebbe girato all'alba del 16 luglio 2019.
Nell'ultima parte dell'indagine, il procuratore Capasso ha ascoltato nuovamente l'universitaria che, a distanza di tempo, ha confermato la versione dei fatti già data ai carabinieri: sarebbe stata stuprata dal primo dei quattro dopo aver rifiutato le sue avance, poi avrebbero abusato di lei anche gli altri tre. "Avevo bevuto molto, soprattutto vodka, ero ubriaca. A casa hanno continuato a farmi bere. A un certo punto uno di loro mi ha portato in una stanza, voleva avermi. Gli ho detto di no due volte, lui mi ha costretto. Poi sono arrivati gli altri e hanno abusato di me a turno", ha raccontato la ragazza. Infine, è stata interrogata dagli inquirenti la moglie di Beppe Grillo e madre di Ciro, Parvin Tadjik che dormiva in un'altra ala della casa ma non si sarebbe accorta di nulla.
Ciro Grillo: 'La ragazza era consenziente'
Dall'inizio dell'indagine, Ciro Grillo, difeso da Enrico Grillo, nipote di Beppe, ha sempre detto che la ragazza sarebbe stata consenziente. A breve, il gup dovrà decidere se rinviare a giudizio lui e gli altri amici o archiviare il caso. Le indagini sono andate avanti per più di un anno per la delicatezza e complessità della vicenda. Anche gli altri indagati hanno ammesso di aver consumato un rapporto con la ragazza, ma anche loro sostengono che sia stato consensuale. Dopo un primo rapporto, la studentessa sarebbe andata con uno di loro a comprare sigarette e al ritorno sarebbero seguiti i rapporti con gli altri tre. La difesa dei ragazzi sostiene che il giorno dopo un taxi avrebbe riportato le due ragazze ad Arzachena.
La studentessa, invece, difesa dall’avvocata Giulia Bongiorno, senatrice ed ex ministra leghista nel primo governo Conte, ha riferito ben altra realtà: una notte da incubo e, a seguire, messaggi scambiati con Ciro Grillo e gli altri indagati all'insegna della vergogna.
L'amica che era con lei, sentita dai magistrati, ha detto di aver dormito tutto il tempo. La difesa dell'italosvedese potrebbe fare leva sul fatto che quella notte l'assistita sarebbe stata ubriaca al punto da non riuscire a difendersi, a parte tentare invano di respingere i quattro ai quali è contestata l’aggravante dell’abuso di sostanze alcoliche. L'amica, la stessa presente nella villa di Grillo, potrebbe confermare la serata alcolica al Billionaire.
La denunciante si è presentata alla clinica Mangiagalli di Milano solo dieci giorni dopo i presunti abusi, e in quella data ha sporto denuncia. Ha spiegato di aver tardato a denunciare per aver atteso di incontrare sua madre con la quale si è confidata, e che il rientro dalla Sardegna a Milano via aereo era già stato prenotato in data 26 luglio. Dopo il clamore suscitato dal caso, Ciro Grillo ha chiuso i profili social. Da più parti, è giunto l'invito a non strumentalizzare la vicenda che coinvolge il figlio di Beppe Grillo