Ha trovato la forza di denunciare il padre-padrone che aveva reso impossibile la vita a lui e alla madre. Protagonista di questa vicenda è un ragazzo di origini albanesi, appena 16enne, che vive a Caserta. La testimonianza del giovane davanti ai poliziotti, resa alcune settimane fa, ha infatti portato nelle scorse ore all’arresto del padre violento, un 54enne che negli ultimi anni aveva ridotto in uno stato di soggezione tutta la famiglia.

Il ragazzo ha raccontato agli inquirenti come l’uomo lo trattasse alla stregua di un animale, arrivando persino a portarlo in aperta campagna per punirlo, legandolo con un guinzaglio al cofano della propria automobile.

Il racconto alla polizia del ragazzo maltrattato dal padre

Lo scorso 6 marzo il ragazzo, che studia in un istituto superiore di Caserta, dopo essere scappato di casa, si è recato in Questura per raccontare la propria storia. L’episodio che l’aveva spinto a denunciare il genitore era accaduto pochi giorni prima quando il padre, dopo averlo sorpreso in compagnia di un amico malvisto dall’uomo, lo aveva obbligato a seguirlo in campagna.

Qui lo aveva legato con un guinzaglio al cofano della sua vettura e aveva iniziato a picchiarlo alla testa, tanto da causargli un trauma cranico. In precedenza il genitore lo aveva percosso servendosi di un tubo di metallo, di quelli normalmente utilizzati per irrigare i campi. Inoltre il ragazzo ha descritto ai poliziotti l’inferno che lui e la madre si ritrovavano a vivere ogni giorno, in quanto vittime della violenza e dei maltrattamenti del 54enne.

Le indagini sul padre violento sono partite dopo la denuncia del ragazzo

La procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo, in seguito alla denuncia del 16enne, affidato alla pm Annalisa Imparato, che fa parte del pool che si occupa dei reati contro le donne e i minori.

Dalle indagini è emerso un quadro drammatico ed è apparso subito chiaro come anche la madre del giovane subisse le percosse e le umiliazioni del marito. Il capo della Squadra mobile di Caserta, Davide Corazzini, ha spiegato come madre e figlio vivessero nel terrore per colpa del 54enne: entrambi provavano soggezione verso quell’uomo, che diventava molesto anche per futili motivi. Il quadro emerso è quello di un individuo maniacale, che controllava perfino i movimenti dei suoi familiari.

La madre del ragazzo ha confermato di essere vittima del marito

Gli inquirenti hanno voluto ascoltare anche la madre del ragazzo: la donna ha confermato tutte le accuse mosse contro il marito, aggiungendo nuovi particolari sui maltrattamenti subite dal coniuge, che avrebbe usato anche la sua cintura per percuoterla.

Altre volte l’uomo sarebbe arrivato a scaraventare la moglie sul pavimento, per poi prenderla a calci. Questo clima insostenibile in casa ha spinto il 16enne a fuggire e a denunciare il genitore. Quindi nelle scorse ore il 54enne, di nazionalità albanese, è stato arrestato per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni. In queste settimane il ragazzo era stato ospitato in una casa famiglia, lontano dal padre. Adesso che l’uomo è finito in prigione, il 16enne potrà tornare a vivere con la madre.