Claudio Nanni ha scritto dal carcere una lettera alla figlia Arianna, pochi giorni dopo il suo arresto avvenuto il 5 marzo. Il 53enne è accusato di aver organizzato l'assassinio dell’ex moglie Ilenia Fabbri, accoltellata alla gola da un sicario nella sua abitazione di Faenza, in provincia di Ravenna, all’alba del 6 febbraio. A compiere il delitto è stato il 53enne Pierluigi Barbieri che ha già confessato di essere stato assoldato da Nanni per uccidere la donna. Nella missiva di poche righe, stilata poco prima dell’interrogatorio con il gip Corrado Schiaretti, l’indagato ha anticipato alla figlia ventenne la propria versione dei fatti, ammettendo di aver reclutato Barbieri, ma solo per terrorizzare Ilenia e convincerla a interrompere la causa civile che andava avanti da anni tra i due, con la 46enne che chiedeva il pagamento degli stipendi mai versati quando lavorava nell’autofficina dell’ex marito.
I contenuti della lettera in cui Nanni ribadisce di non aver voluto la morte di Ilenia
Nella lettera Nanni spiega alla figlia come tutto sia andato diversamente dal previsto. “In ogni caso ho commesso un errore e quindi dovrò pagare”, chiarisce l’accusato, aggiungendo di essere distrutto dall’idea di non poter rivedere Arianna per un lungo periodo. Nanni assicura di provare vergogna nei confronti della figlia, che potrebbe anche nutrire odio nei suoi confronti, visto quello che è accaduto. Il 53enne chiede scusa alla ragazza, ribadendo tutto il suo amore e aggiungendo che gli zii potranno aiutarla per ogni necessità futura. Quindi anticipa la versione successivamente fornita al gip: non voleva far uccidere Ilenia, ma solo intimorirla e per questo motivo avrebbe assoldato Barbieri, che conosceva da tempo.
Il sicario invece ha fornito al gip un’altra versione dei fatti: è stato l’esecutore materiale di un delitto pianificato a lungo, addirittura un anno intero, da Nanni, che gli avrebbe promesso 20mila euro e un automobile se avesse ammazzato l’ex moglie.
Proseguono le indagini sul delitto di Ilenia Fabbri
Nel frattempo proseguono nel massimo riserbo le indagini sull’assassinio di Ilenia: gli inquirenti stanno verificando l’attendibilità della confessione di Pierluigi Barbieri, alla ricerca di nuovi elementi che possano confermare i sospetti su Nanni, considerato il mandante di un delitto e non di una semplice spedizione punitiva finita male.
Nelle prossime ore si conosceranno i risultati delle analisi effettuate su alcune tracce biologiche individuate nel luogo del crimine, che potrebbero appartenere a Barbieri, e di altre rinvenute nell’automobile del sicario, che potrebbero essere di Ilenia, visto che c’è stata una colluttazione tra il sicario e la vittima, prima dell’accoltellamento.
Inoltre si stanno effettuando degli accertamenti su 2.200 euro trovati in casa del killer a Rubiera, in provincia di Reggio Emilia: potrebbero essere parte del compenso pattuito per il delitto. I due accusati rimangono in prigione, ma lontani tra loro: Nanni è detenuto a Ravenna, mentre Barbieri è ospitato nel carcere di Forlì.
La figlia si dice convinta che Nanni non volesse uccidere Ilenia
A quanto pare Arianna, la figlia di Claudio Nanni e Ilenia Fabbri, sembrerebbe credere alla versione del padre. Lo ha ribadito anche durante un’intervista andata in onda nel corso della trasmissione Mattino Cinque. La ventenne, che fino al giorno dell’assassinio di Ilenia viveva con la madre, ha spiegato di essere sicura che Nanni non volesse uccidere l’ex moglie, ma che sarebbe stato il sicario a esagerare: “Il problema non è il babbo, ma Pierluigi Barbieri”, ha spiegato al cronista. La giovane ha anche scelto di farsi assistere da un avvocato che le faciliti la possibilità di poter incontrare il padre in carcere.