Il mistero della morte di Libero De Rienzo fa sorgere tanti interrogativi e dubbi, ma molte domande ancora sono senza risposta. Intanto in mattinata la Procura di Roma, con i pm che si occupano del caso, ha dato incarico per l’autopsia all’Istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli della Capitale. Il mistero della morte di Libero De Rienzo ha fatto sì che le indagini dei magistrati si orientassero a 360 gradi su più possibili piste.
Intanto sono stati disposti anche dei prelievi per accertare l’uso di sostanze stupefacenti assunte prima della morte. Inoltre il fascicolo inerente alla morte dell’attore partenopeo viene aperto dalla magistratura che indaga come “morte come conseguenza di un altro reato”. Altresì, si è appreso sempre oggi che la famiglia della vittima ha incaricato un consulente che parteciperà da esterno alle perizie forensi del caso.
In casa dell'attore trovata una bustina contenente eroina
Nonostante la famiglia abbia sostenuto che l’attore non facesse uso di sostanze stupefacenti da tempo, le indagini dei carabinieri si stanno concentrando anche sul mondo della droga.
Vari testimoni sono stati sentiti dagli inquirenti a tal proposito. Intanto il Ris ha rilevato della polverina bianca rinvenuta nell’appartamento assieme ad alcuni farmaci e mozziconi di sigarette e spinelli trovati nei posaceneri. Dai riscontri tecnici si è appurato che si trattasse di eroina. Questo, però, non basta per il momento a stabilire le cause, saranno le indagini, gli esami in laboratorio e l’autopsia a stabilire le dinamiche del mistero della morte di Libero De Rienzo. Una delle ipotesi più accreditata è una morte in seguito a un cocktail di sedativi ed eroina. Dunque, ecco spiegato come mai i pm Nunzia D'Elia e Francesco Minisci abbiano aperto il fascicolo come morte per conseguenza di un altro reato.
Va specificato però che sul corpo della vittima non è stata trovata traccia di droga.
Chi c'era con l'attore la sera del 15 luglio?
Il corpo esanime di Libero è stato trovato da un amico, contattato dalla moglie dell'attore, Marcella Mosca, che aveva chiamato al telefono più volte il marito senza risposta. Tra i due i contatti telefonici si sono interrotti nel pomeriggio del 15 luglio. A quanto pare l'attore si trovava solo in casa. Adesso il telefono è in mano agli inquirenti che ricostruiranno tutti i movimenti del defunto, partendo dalle persone che hanno parlato con lui al telefono. Anche i post sui social media sono sottoposti a un vaglio di natura psicologica, più che altro per capire lo stato emotivo dell'uomo nelle ore antecedenti alla morte.
Tuttavia chi lo aveva incontrato poche ore prima non ha riscontrato nulla di strano nel comportamento dell'attore. Ovviamente anche le telecamere del palazzo ove risiedeva l'attore verranno esaminate. L'ipotesi è che qualcuno sia entrato in casa prima della morte di Libero De Rienzo fornendogli della droga, o che fosse presente al momento del decesso e preso dal panico sia scappato per non restarne coinvolto. Il reato previsto, "morte come conseguenza di un altro reato" è sancito dal codice penale con l'articolo 586. Certamente l'autopsia scioglierà molti dubbi così come le analisi di laboratorio sulle tracce rilevate dal Ris.
Lutto nel mondo del cinema
Il cordoglio nel mondo del cinema è unanime: molti di quelli che hanno lavorato con lui lo hanno ricordato sui social, da Anna Foglietta a Edoardo Leo da Vanessa Incontrada a Stefano Accorsi.
Tutti sono rimasti sconcertati da questa morte prematura. Libero, chiamato da molti Picchio, ha lasciato un'impronta nel cinema italiano. Come non ricordare il suo David di Donatello vinto nel 2002, come miglior attore non protagonista, per il film "Santa Maradona" e il suo discorso alla premiazione. Sicuramente il cinema italiano ha perso un grande interprete.