Una notizia triste è giunta da Latina nel pomeriggio del 3 agosto: il mondo della scrittura ha perso uno dei suoi cantori, colui che con i suoi libri ha raccontato la vita quotidiana di coloro che hanno lavorato negli anni della bonifica del periodo fascista. Lui è Antonio Pennacchi, un infarto ha stroncato inesorabilmente la sua vita a 71 anni di età. La moglie, mentre era al telefono con lui, improvvisamente non ha più sentito la sua voce, e ha allertato immediatamente i soccorsi, ma per lui non c'è stato nulla da fare.

Il mondo della cultura italiana lo ha pianto non appena ricevuto il doloroso annuncio.

La vita e l'impegno letterario di Pennacchi

Una vita vissuta in pieno quella dello scrittore pontino, nato nel 1950 nella città di Latina. Da giovane si è guadagnato da vivere lavorando come operaio presso la Alcatel Calvi. Il suo impegno politico è stato tormentato, tanto da passare in formazioni politicamente in contrasto ideologico. Infatti ha cominciato militando nel Movimento Sociale Italiano da cui è stato espulso in quanto non in linea nell'appoggio ufficiale agli USA nella guerra del Vietnam. Da li ha aderito prima al partito marxista leninista di Servire il Popolo, e successivamente al Partito Socalista Italiano e infine nel Partito Comunista Italiano.

Da sindacalista si è iscritto prima alla CGIL e poi alla UIL ma senza mai trovare un pieno riscontro nei confronti dell'impegno verso i contrasti con i datori di lavoro. Nel 1994 è arrivata la sua svolta lavorativa: approfittando di una periodo di cassa integrazione, ha conseguito la laurea in Lettere e Filosofia e nel 1995 il suo debutto letterario con il libro Mammut. Da quel momento ha pubblicato altri romanzi fino ad arrivare alla sua consacrazione letteraria con la vittoria del Premio Strega nel 2010 con Canale Mussolini. Questo libro ha raccontato la storia della gente che dal Veneto e dalla Romagna ha colonizzato l'Agro Pontino, per far comprendere l'impresa di creare opportunità di lavoro per delle persone che hanno sempre avuto delle difficoltà economiche.

È stato sempre presente negli eventi letterari della città capoluogo della provincia pontina.

Il cordoglio della città di Latina

La sua città gli ha tributato gli ultimi onori. Dalla politica sono giunte parole di elogio e di commozione per questo personaggio della cultura latinense che ha lasciato un'impronta duratura. Infatti il sindaco Coletta, tributandogli il cordoglio personale e dell'intera amministrazione, ha detto di lui: “Apprendo con grande tristezza della improvvisa scomparsa dello scrittore Antonio Pennacchi che ci lascia all'età di 71 anni. Un'enorme perdita non solo per la città di Latina ma per tutto il Paese. È una vera e propria icona di Latina. Pannacchi appartiene al patrimonio e tutti i latinensi oggi gliene rendono giustamente merito.

Porgo le più sentite condoglianze alla famiglia a nome dell'Amministrazione comunale e di tutta la città".

La stessa amministrazione ha deliberato il lutto cittadino e ha allestito la camera ardente nel Museo civico Duilio Cambellotti, in Piazza San Marco, dove i cittadini potranno rendergli l'ultimo saluto dalle 15,30 alle 21,30 di oggi. I funerali si svolgeranno nella cattedrale di San Marco a Latina alle ore 10,30 del 5 agosto.