La piccola comunità di Cura di Vetralla è sconvolta. Ieri, 16 novembre, nella frazione di un tranquillo paese a pochi chilometri da Viterbo e a 60 da Roma, Mirko Tomkow, 44 anni, di origini polacche, ha ucciso il figlio Matias di 10 anni nella casa in cui il bambino viveva con la mamma, Mariola Rapaj, di 32 anni.

La donna aveva denunciato Tomkow per violenze domestiche e appena un mese fa il gip di Viterbo aveva disposto il divieto di avvicinamento dell'uomo sia alla moglie che al figlio.

Tomkow, trovato in stato di incoscienza in una stanza della stessa abitazione, è in stato di fermo per omicidio volontario.

Vetralla, la mamma scopre il figlio ucciso

Ieri mattina Matias che frequenta la quarta elementare all'istituto Peruzzi - Cecchini di Cura di Vetralla, va a scuola come tutti i giorni. Finite le lezioni, alle 13:30, gli zii materni lo vanno a prendere e lo riportano a casa in una palazzina a due piani in stradone Luzi dove il bambino vive con la mamma che fa la colf e a quell'ora sta ancora lavorando. Come di consuetudine, entro un paio d'ore e la mamma sarà di ritorno.

Ma alle 15:30, al rientro nell'abitazione, la scena che si presenta a Mariola è terribile.

Come spiegato dal comandante provinciale dei carabinieri di Viterbo, Andrea Antonazzo, Matias è sul letto con la gola tagliata: per lui, non c'è più niente da fare. In un'altra stanza della casa, a terra privo di sensi, c'è il padre Mirko Tomkow. I vicini, dopo aver sentito le urla della donna, chiamano i militari che arrivano sul posto con vigili del fuoco e sanitari. Tomkow viene trasferito all'ospedale Belcolle di Viterbo dove si trova ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita. Piantonato dai carabinieri, ancora privo di sensi, è in stato di fermo per omicidio volontario. Anche la donna si trova nello stesso ospedale del marito in stato di shock. Sedata, è assistita da un team di psicologi.

Vetralla, Tomkow si è allontanato da un covid hotel

Ieri, Tomkow ha viaggiato per arrivare a Vetralla: è partito da Roma. Nella Capitale si trovava ricoverato in un covid hotel da fine ottobre perché risultato positivo. Il polacco ha preso un bus Cotral ed è sceso a Cura di Vetralla. C'è la testimonianza di alcune mamme i cui bambini erano amici e compagni di classe di Matias. L'hanno visto aggirarsi davanti al cancello della scuola del figlio camminando avanti e indietro con fare nervoso. Poi, si è allontanato. Forse deve essersi accorto che Matias era stato prelevato dai parenti della moglie e ha deciso di andare direttamente a casa, ben sapendo di avere il divieto di avvicinamento.

Da poche settimane, infatti, gli equlibri di una famiglia apparentemente serena, a giudicare da alcune foto postate sui social, erano stati stravolti.

A seguito di ripetuti maltrattamenti, l'uomo era stato denunciato dalla moglie finita in ospedale, ed era scattato il provvedimento del gip di Viterbo che però non è servito. Da molti anni in Italia, Tomkow aveva lavorato come gommista e come operaio edile, ma da tempo era disoccupato. A Cura di Vetralla, chi lo conosce, lo descrive come un tipo introverso, di poche parole, facile agli scatti d'ira, soprattutto dopo aver bevuto. Proprio la continuità con l'alcol, avrebbe aggravato il comportamento violento verso Mariola.

Vetralla, ipotesi di omicidio per vendetta

Questa mattina presso il palazzo di Giustizia di Viterbo si è svolto un vertice tra il il procuratore della Repubblica, Paolo Auriemma, e i carabinieri del comando provinciale dei carabinieri a cui sono state affidate le indagini, per fare il punto sulla situazione: molti gli aspetti ancora da chiarire.

Come mai Matias si è trovato da solo a casa con il padre? Il bambino gli ha aperto la porta? O l'ha trovato già dentro l'appartamento?

Tra le ipotesi prevalenti degli investigatori, c'è quella secondo la quale che l'uomo abbia messo in atto un piano e ucciso il figlio per attuare una vendetta verso la moglie. Non avrebbe accettato la decisione della donna di denunciarlo per i maltrattamenti subiti e di separarsi. Tomkow ha colpito il figlio con un coltello trovato in cucina e recuperato dagli investigatori. Domani mattina è prevista l'autopsia sul corpo del bambino.

Si attende che il polacco possa tornare cosciente per interrogarlo e ascoltare la sua versione dei fatti. Gli esami tossicologici chiariranno cosa abbia assunto: forse psicofarmaci, o un cocktail di benzodiazepine e alcol.

"Questa vicenda ci ha lasciato attoniti e sconvolti”, ha detto il neoletto sindaco di Vetralla, Sandrino Aquilani, che ha poi invitato tutti i concittadini “alla riflessione, al raccoglimento e alla preghiera”. Sconvolti anche compagni e insegnanti di Matias: la scuola non aveva ricevuto alcuna segnalazione sulla situazione familiare del bambino che aveva alcuni problemi di apprendimento ma era seguito.