Non ci sono più dubbi: il corpo rinvenuto lo scorso 6 giugno dalla polizia locale in un’intercapedine di un appartamento a Torremolinos in Spagna è quello di Sibora Gagani. La ragazza, originaria di Nettuno, era scomparsa senza lasciare tracce nel 2014, quando aveva 22 anni. Per nove anni la madre Elisabetta ha continuato a cercare l’italo-albanese, senza mai perdere la speranza di poterla ritrovare viva, fino alla svolta in questa vicenda, arrivata solamente pochi settimane fa, con l’inattesa confessione dell’assassino di Sibora.

La confessione dell’uomo che ha ucciso Sibora e ne ha occultato il corpo

Gli agenti della polizia spagnola sono riusciti ad arrivare fino al luogo in cui per tanto tempo il corpo di Sibora è stato occultato grazie alle indicazioni di Marco Gaio Romeo. L’uomo è finito in carcere lo scorso 17 maggio perché accusato di aver ammazzato Paula, la sua ex compagna di 28 anni, ferendola mortalmente con 14 coltellate. Durante gli interrogatori successivi all’arresto avrebbe confessato in via informale di essere responsabile del delitto dell’italo-albanese, risalente a nove anni prima, raccontando anche dove ne aveva occultato il corpo.

I familiari di Sibora si stanno adoperando per riportare la salma della ragazza in Italia

Sì conclude così nel modo più drammatico il caso di cronaca della sparizione di Sibora. Adesso, come ha fatto sapere l’avvocato della famiglia della giovane, Emanuela Di Marco, l’unico interesse dei parenti della ragazza è quello di riuscire a riportare il più velocemente possibile la salma in Italia. In queste ore stanno esaminando tutti i passaggi burocratici necessari e anche i costi, decisamente elevati per questo tipo di operazioni. La legale ha voluto aggiungere che, nel caso la famiglia di Sibora non riuscisse a far fronte agli esborsi richiesti, si sta pensando di richiedere un aiuto alle autorità di Nettuno per coprire le spese.

La mamma di Sibora chiede che sia fatta giustizia per il delitto della ragazza

Elisabetta, la madre di Sibora, spiega a Fanpage di voler riportare al più presto sua figlia a casa. “Voglio che sia fatta giustizia”, ha aggiunto dopo aver saputo del ritrovamento del corpo della ragazza. I resti si trovavano nell’appartamento dove la figlia abitava con “quel ragazzo”, come lo chiama la mamma della vittima, che non ha la forza di pronunciare ancora quel nome. La donna ricorda come fosse stato proprio lui nove anni fa a telefonarle e a chiederle se la 22enne fosse tornata in Italia. Di fronte al suo sconcerto, il convivente della figlia rispose che avevano litigato due giorni prima e lei se n’era andata via di casa.

Fin dal principio – sospettando il peggio – aveva gli chiesto se fosse successo qualcosa tra loro, anche di involontario, ma il giovane aveva sempre negato.

“So che l’ha ammazzata lui”, ripeteva da tempo la madre di Sibora, dando anche una propria versione di questo episodio di Cronaca Nera: poiché la figlia era una donna forte, si è sempre detta sicura che l’avesse uccisa colpendola mentre era di spalle. Ora si dispera per quella ragazza che amava i bambini e che voleva fare la maestra, portatale via a soli 22 anni, dopo che l’aveva cresciuta insieme agli altri figli da sola, con molti sacrifici. Ora, in seguito alla notizia, Elisabetta chiede solo di poter dare un ultimo saluto alla figlia e che il responsabile paghi per ciò che ha fatto.