Valeria, la vicina di casa di Pierina Paganelli, è stata interrogata per quattro ore in questura a Rimini nella giornata di venerdì 3 novembre, relativamente al delitto dell’anziana di 78 anni, uccisa con 29 coltellate nel garage del suo condominio lo scorso 3 ottobre.

Per la seconda volta la donna è stata sentita dagli inquirenti: anche se non si conoscono nel dettaglio i contenuti dell’interrogatorio, pare che non siano mancate le domande sulla relazione nata tra il marito Louis e Manuela, la nuora di Pierina.

Inoltre, si è saputo che la donna, al termine della sua deposizione, è stata accompagnata a casa da un agente, al quale ha consegnato di sua spontanea volontà delle scarpe appartenenti a Louis.

Valeria è stata intervistata dalla trasmissione ‘Quarto Grado’ dopo l’interrogatorio

Intervenuta in diretta nella serata di venerdì durante la trasmissione tv Quarto Grado, la vicina di casa di Pierina ha voluto spiegare che, nonostante la lunga durata, l’interrogatorio non è stato faticoso, smentendo anche la notizia che avesse pianto nel corso della sua testimonianza. La donna ha ammesso di aver perduto ogni fiducia nell’amica Manuela, ma ha anche aggiunto di non sospettare di lei o di suo fratello Loris.

Valeria ha infatti ribadito che, pur essendo venuta a conoscenza della relazione extraconiugale del marito con lei, non ha mai avuto intenzione di lanciare accuse relativamente al delitto. Inoltre, ha confermato che un poliziotto ha portato via da casa sua un paio di scarpe del marito Louis, che però non sarebbero quelle indossate la sera della tragica morte di Pierina. Le calzature sarebbero state consegnate spontaneamente, in un clima di massima collaborazione con gli inquirenti.

La vicina di casa di Pierina si dichiara innocente e si dice certa che anche il marito non c’entri col delitto

In un’altra intervista, registrata precedentemente sempre per il programma di Rete 4, Valeria ha ribadito di non essere coinvolta in questo episodio di Cronaca Nera.

“Sono estranea ai fatti e innocente”, ha dichiarato, confermando anche di non credere nemmeno alla colpevolezza del marito. Per la donna, il fatto che abbia potuto iniziare una relazione extraconiugale con la vicina di casa, non lo rende capace di aver commesso un delitto così efferato. Ha anche aggiunto di come per Louis si fosse trattato di una scappatella, senza un forte coinvolgimento emotivo da parte del coniuge: per queste ragioni si sente di escludere la possibilità del movente passionale. Inoltre, ha chiarito come ci fossero rapporti di buon vicinato con l’amante del marito, diventati più stretti in occasione del misterioso incidente in cui è rimasto gravemente ferito Giuliano, il figlio di Pierina.

Infine, la testimone ha ribadito l’alibi per la sera del 3 ottobre: mentre l’anziana era aggredita nel vano all’ingresso del garage, lei e Louis si trovavano insieme nel loro appartamento. Dopo cena si erano messi a guardare un film su Netflix, per poi andare a dormire separatamente, lei in camera da letto e il marito sul divano in soggiorno.

Le indagini sul delitto di Pierina Paganelli

A un mese dal delitto di Pierina, avvenuto la sera del 3 ottobre nei sotterranei del condominio in via del Ciclamino a Rimini, non risultano iscritti nel registro degli indagati. Tuttavia, da tempo le indagini sembrano essersi concentrate su quattro persone: Manuela, la nuora della 78enne uccisa, che ha scoperto il corpo della vittima, il fratello Loris, presente nel condominio nelle ore del delitto e la coppia di coniugi, Valeria e Louis, che vivono sullo stesso pianerottolo in cui si trovano la casa della vittima e quella della nuora.

Il figlio della 78enne, Giuliano, in quel periodo era ancora ricoverato in una clinica privata di Rimini per i postumi di un incidente che ha subito mentre era per strada in bici, lo scorso maggio.

Nelle scorse ore gli esperti sono riusciti a isolare tracce di Dna sul corpo dell'anziana uccisa: questi nuovi elementi potrebbero portare a una svolta nelle indagini.