Il colosso taiwanese Giant, azienda leader nella produzione di biciclette, è sotto accusa per un incidente avvenuto in Gran Bretagna nel 2021. Ben Norbury, cicloamatore 39enne, è finito in ospedale gravemente ferito dopo essere caduto 25 all'ora per un cedimento improvviso della sua bicicletta, una Giant Propel Advanced 2 comprata appena cinque mesi prima e con cui pedalava assiduamente anche per venti ore alla settimana. L'uomo ha fatto causa all'azienda produttrice, sostenendo che l'incidente sia stato provocato da un difetto di fabbricazione e la Giant avrebbe ammesso la responsabilità.

Il procedimento penale è ancora in corso, ma l'azienda taiwanese potrebbe essere costretta a pagare a Norbury un risarcimento di 230.000 euro.

'Mi hanno portato via la mia passione'

Ben Norbury era un cicloamatore esperto e assiduo fino all'incidente avvenuto nel 2021. Il 39enne aveva trasformato la sua passione per il ciclismo anche nel suo lavoro, realizzando un'app di grande successo tra i pedalatori, myWindsock. Da cinque mesi aveva comprato una bici Giant Propel Advanced 2, un modello pagato circa 2.500 euro. A Sandbach, cittadina inglese, Norbury stava pedalando a circa 25 chilometri orari quando un cedimento della bici lo ha fatto cadere con conseguenze molto gravi. "Il giorno dell'incidente, mentre stava percorrendo un leggero dislivello, la forcella della ruota anteriore si è staccata dal tubo sterzo", ha spiegato l'avvocato di Norbury, Adam Korn, all'Alta Corte di Londra per ricostruire la dinamica dell'incidente.

Il cicloamatore non ha avuto il tempo di reagire all'improvviso cedimento ed è finito a terra riportando una commozione cerebrale, lesioni ai denti, una frattura al naso e quattro alle vertebre. Norbury ha affrontato un lungo periodo di recupero da questo grave incidente, ma anche ora che le ferite fisiche sono almeno parzialmente guarite, quelle psicologiche non vogliono lasciarlo in pace.

Il cicloamatore ha dichiarato di aver smesso di pedalare a causa della paura e dei ricordi negativi che sono ancora ben presenti nella sua testa. "Mi hanno portato via la mia passione", ha raccontato alla Corte il 39enne britannico, che ha riferito di avere ancora dei dolori al collo, dei vuoti di memoria e degli sbalzi d'umore.

L'ammissione della Giant

Norbury ha portato la Giant in tribunale, sostenendo che l'incidente sia stato provocato da un cedimento per un difetto di fabbricazione e chiedendo per questo un risarcimento danni di 200.000 sterline, pari a circa 230.000 euro. Giant ha inizialmente negato tutto e addossato la colpa all'uomo, reo di aver cambiato il manubrio e l'attacco alla sua bici Propel Advanced.

Tuttavia l'azienda costruttrice ha poi ritrattato e ammesso la propria responsabilità, come confermato dall'avvocato di Norbury in una recente udienza. Ora si dovrà valutare l'entità del risarcimento a carico di Giant, che al momento non ha voluto rilasciare nessun commento sul procedimento legale ancora in corso.