Claudio Santamaria torna in tv il 24 e 25 febbraio nei panni di Alberto Manzi, il maestro che fra gli anni 50 e 70 con il programma "Non è mai troppo tardi" insegnò a leggere e scrivere ad un milione e mezzo d'italiani.

La fiction s'intitolerà appunto "Non è mai troppo tardi" e s'incentrerà anche su quello che il maestro fece prima di iniziare la carriera televisiva. 

La trama si svolge a Roma, nel 1946, dove troviamo Manzi alla ricerca di un lavoro di maestro, accetta quindi di andare ad insegnare in un carcere minorile. Nel Penitenziario tenta di smussare le rigide regole del direttore, conquistando la fiducia dei giovani detenuti, che oltre a imparare a leggere e scrivere fondano il primo giornalino interno.

Intanto la vita di Manzi continua con il matrimonio con Ida, lascia il lavoro al carcere e ottiene un lavoro all'università, per poi tornare ad insegnare in una scuola elementare.

Successivamente spinto dalla direttrice della scuola si presenta ad un provino Rai dove cercano proprio una maestro per combattere l'analfabetismo, allora diffusissimo in Italia. Viene scelto proprio lui e "Non è mai troppo tardi" ha inizio.

Al fianco di Santamaria troviamo Nicole Grimaudo (Ida, la moglie), Giorgio Colangeli (direttore del carcere), Gennaro Mirto (Ricott), Emanuela Grimalda (direttrice della scuola), Andrea Tidona (dirigente Rai) diretti da Gianni Campiotti. 

L'attore principale dice di non sapere nulla del maestro fino a che non ha letto la sceneggiatura e di esserne rimasto colpito ed emozionato nel vestire i suoi panni. Santamaria ha cercato di ricreare lo stesso rapporto che aveva Manzi con i ragazzi del carcere, cercando il più possibile, di aggiungere realismo alla storia.