Non ce l'ha fatta Giorgio Faletti a superare una delle battaglie più dolorose e difficili della vita di ogni uomo, quella contro la malattia, contro la brutta bestia del cancro, il suo povero cuore non ha retto ed è morto a soli 63 anni.

Dopo essersi curato a Los Angeles torna in Italia ma viene ricoverato di nuovo a Torino, all'ospedale Molinette.

Nato ad Asti il 25 novembre del 1950, tuttofare dello spettacolo (attore, cantante, scrittore, cabarettista, cantautore, compositore e paroliere, sceneggiatore e addirittura pittore) ha ottenuto vari successi in tutti i campi.

Laureato in Legge, esordisce come cabarettista al Derby di Milano. Il clou della popolarità in tv risale al 1985 con delle parodie al Drive In, nella parte del simpatico Vito Catozzo, nei panni di una guardia giurata. Con Zuzzurro e Gaspare recita in Emilio.

Lavora in Fantastico nel 1990 con Pippo Baudo e a Stasera mi butto... e tre. Nel 1988 esce un suo mini-album Colletti bianchi, nel 1991 un disco Lupo mannaggia, con il suo Ulula, che diventa il tormentone estivo del 1991, accompagnato da un video altrettanto felice.

Diverse partecipazioni a Sanremo con Orietta Berti, con la canzone Rumba di Tango, ma la canzone che più di lui si ricorda è quella cantata nel 1994, Signor tenente, con cui si posiziona al secondo posto, ottiene anche il Premio della critica e il suo album conquista anche il disco di platino.



Il tema trattato nella canzone si riferisce alle due stragi degli anni '90 quella di Capaci, del giudice Falcone e la moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti della scorta, e quella di via D'Amelio, del giudice Borsellino e la sua scorta.



Faletti torna nel 1995 a Sanremo per cantare L'assurdo mestiere, una preghiera rivolta al Padreterno, ma le sue partecipazioni al Festival non finiscono qui, partecipa come autore, scrivendo per Gigliola Cinquetti Giovane vecchio cuore.

L'assurdo mestiere intanto diventato album gli fa vincere il Premio Rino Gaetano riservato alla componente letteraria delle canzoni. Ha scritto canzoni anche per Fiordaliso e l'intero album Il dito e la luna di Angelo Branduardi, e nel 2000 l'album Nonsense.





Faletti il tuttofare oltre ad essere attore, cantante e musichiere si cimenta nella scrittura esordendo con un libro, Porco mondo che ciò sotto i piedi (Baldini e Castoldi), dove rievoca Vito Catozzo, nel 2002 pubblica Io uccido, che vende oltre quattro milioni di copie.

Ma fu proprio questo anche l'anno della malattia per Giorgio che viene colpito da un ictus, che rallenta la sua ascesa anche se si riprende.

Nel 2004 un secondo romanzo, Niente di vero tranne gli occhi, altro successo, testimonial per una campagna per la tutela del diritto d'autore il Presidente della Repubblica gli conferisce il Premio De Sica per la Letteratura.



Come attore nel 2006 Faletti interpreta Antonio Martinelli, il professore apparentemente severo e cattivo di Notte prima degli esami, che poi si rivela molto diverso, ottiene la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista.

I suoi Libri sono tradotti in 25 lingue e pubblicati in mezzo mondo.

La sua attività non termina instancabile come attore partecipa negli ultimi anni di vita a due film tra cui Baaria con Tornatore e scrive ancora altri libri, la sua corsa inarrestabile e piena di linfa vitale e creativa è fermata solo dalla malattia con questa brutta notizia.