A 4 anni dalla morte del genio informatico, il regista inglese Danny Boyle ( lo stesso di 'Trainspotting' e di 'The Millionaire') manda sugli schermi cinematografici una pellicola che promette di essere già un successo. Cast d'eccezione con Michael Fassbender e Kate Winslet. 'Siate affamati, rimanete folli'. Difficile non ricordare il toccante discorso che Steve Jobs fece agli studenti dell'università di Stanford del 2005.

Un invito a seguire i propri desideri, anche se posti assolutamente fuori dalla razionalità. 'Stay Hungry, stay foolish'. Un motto che vale e varrà per le generazioni a venire e che infonde gioia e speranza, sicurezza in sé stessi e nelle proprie capacità. Steve Jobs, l'uomo che ha rivoluzionato con i suoi 'personal computers', i cellulari e i vari 'devices' un'intera Era, quella che stiamo vivendo e che si basa sempre di più sulla comunicazione. Un genio dalla personalità complessa, multicolore. Un fenomeno umano pieno di contraddizioni interne, amante della musica, romantico e stravagante. Un bellissimo ragazzo che a 23 anni voleva avere un figlio da Joan Baez ma che, nel contempo, sul lavoro si mostrava dispotico, crudele e implacabile.

Il film nelle sale a gennaio 2016

 

Sono passati 4 anni dalla sua dipartita a soli 56 anni e in questo anniversario esce un film che racconta parte della sua vita. Fassbender veste i panni di Jobs e Kate Winslet quelli di Johanna Hoffman, il suo capo 'marketing', una delle poche persone di cui 'l'uomo della mela' si fidava ciecamente. La storia, scritta da Aaron Sorkin (ha lavorato allo script di Schindler's List di Steven Spielberg, collaborato al film The Rock di Michael Bay e cooperato con Warren Beatty alla stesura dello script di Bulworth - Il senatore), segue le tappe dell'ascesa sino al successo di Steve Jobs: dal garage di casa sua a Silicon Valley, dove ha progettato col suo socio Stephen Gary Wozniak i primi calcolatori, sino alla guida della leggendaria 'Apple', dove ha creato oggetti che hanno trasformato completamente il mondo della comunicazione.

Chi non conosce il Mac, chi non ha mai usato un 'iPod', un 'iPhone'? Che dire dell'avvento dell' 'iPad' che Steve Jobs presentò nel 2010 quando la malattia lo stava già consumando nel corpo ma non certo nella mente?

Steve Jobs è stato anche uno dei fondatori della 'Pixar', la 'factory' che ha ribaltato l'universo dei cartoni animati. Il 'movie' rivela però pure il rovescio della medaglia di colui che fu il pioniere per eccellenza dell'informatica. Per molto tempo si rifiutò di riconoscere la figlia Lisa, nata dalla relazione con una ragazza che frequentava al liceo. Uomo un tantino incoerente Steve Jobs: sebbene non fosse sicuro che Lisa fosse realmente frutto del suo personale concepimento, uno dei suoi primi 'computer' venne chiamato proprio con quel nome.

Al di là della sua vita privata, delle bizzarrie, dei viaggi in India alla ricerca di sé stesso, dell'abbigliamento stravagante dei primi anni, tra collane di pietre magiche e sandali francescani, questo super-uomo ha messo le basi per un futuro tecnologico sino a pochi anni fa inimmaginabile. Ha creduto alle sue chimere e loro non l'hanno tradito. Come lui noi tutti dovremmo coltivare la creatività nel lavoro e seguire imperterriti il nostro cuore e le nostre passioni.