Dopo aver fatto segnare i KOM dello Stelvio e del Mortirolo, lo sconosciuto canadese Jack Burke sta continuando la sua personale caccia ai record sulle salite più iconiche della storia del ciclismo. Burke è un cicloamatore 29enne con un passato del tutto trascurabile nelle categorie giovanili e in piccole squadre continental. Chiusa la sua carriera da corridore in modo anonimo, senza lasciare tracce, il canadese si è riciclato nelle granfondo ed ora ha iniziato a dare l'assalto ai KOM, come vengono chiamati i record di scalata sulla nota app Strava.

Nei giorni scorsi, Burke aveva segnato i nuovi record sullo Stelvio e sul Mortirolo, ed ora ha fatto altrettanto sull'Alpe d'Huez, una delle salite storiche del Tour de France. Il cicloamatore canadese è salito più velocemente del vecchio KOM di Sepp Kuss, con VAM e wattaggi di assoluto rilievo.

I dati della scalata da record

Jack Burke è uscito dall'anonimato qualche giorno fa reclamando un posto nel grande ciclismo del World Tour. Il cicloamatore canadese ha cercato di attirare l'attenzione delle squadre professionistiche stabilendo i nuovi KOM di due salite mitiche come Stelvio e Mortirolo ed ora ha dato continuità al suo progetto conquistando anche l'Alpe d'Huez. Il KOM della salita francese era stato segnato da Sepp Kuss durante la tappa del Tour de France 2022, vinta da Tom Pidcock.

Il campione americano era salito in 36'05'', con una VAM di 1741 e un wattaggio medio di 374.

La VAM indica i metri di dislivello che un corridore è in grado di superare in un'ora di sforzo ed è un valore che permette di comparare il livello di prestazione su salite diverse.

Burke ha completato la sua scalata dell'Alpe d'Huez in 35'56'', migliorando di nove secondi il tempo record di Kuss.

Il cicloamatore canadese è salito con una VAM di 1748, un wattaggio medio di 420 e con 178 battiti di media.

Ciclismo, la storia di Burke

Jack Burke, 29enne canadese, ha gareggiato nelle categorie giovanili, arrivando anche a vestire la maglia della nazionale ai Mondiali, e poi in alcune squadre continental, senza arrivare al vero Ciclismo professionistico.

Ha chiuso la sua carriera nel 2022 senza aver lasciato tracce, anche a causa di un infortunio. Nella sua ultima stagione ha gareggiato con la squadra austriaca Felbermayr, partecipando anche al Giro di Slovenia in cui è arrivato 18° a undici minuti da Pogacar.

Si è quindi dedicato alle granfondo e ora ai KOM di Strava, con la speranza di avere un'altra chance nel ciclismo che conta.

"Due anni fa sono stato investito da un'auto e questo ha posto fine alla mia carriera. Ero distrutto, mi sentivo come se non fossi mai stato all'altezza del mio potenziale come corridore. Non puoi immaginare quanto sia bello sentirsi di nuovo il vecchio Jack, sentire che forse posso ancora farcela. Non so per cosa mi sto allenando, ma sarò pronto quando arriverà. Adoro sentirmi di nuovo me stesso" ha raccontato il cicloamatore canadese condividendo la sua prestazione sull'Alpe d'Huez.