Antonia Brancati, figlia dello scrittore Vitaliano e dell'attrice Anna Proclemer riceverà martedì 3 novembre la cittadinanza onoraria nel comune di Pachino. La cittadina in provincia di Siracusa diede i natali, nel luglio del 1907, al padre Vitaliano che divenne scrittore di successo. Negli anni la cittadina ha onorato lo scrittore con manifestazioni e targhe ma, quello di martedì 3 novembre sarà un vero e proprio avvenimento.

Antonia Brancati sarà la prima cittadina onoraria della città, e come ha sottolineato il primo cittadino Roberto Bruno in una nota stampa, l'avvenimento sarà una grande festa. Per la prima volta la città di Pachino avrà una cittadina onoraria e per l'occasione verrà effettuato un percorso dei luoghi brancatiani. La casa di nascita, i luoghi frequentati, fino ad arrivare alla pinacoteca comunale dove sarà allestita una mostra dedicata al padre di Antonia.

Chi era Vitaliano Brancati

Lo scrittore nato a Pachino e morto a Torino nel settembre del 1954 è stato un uomo d'avanguardia, nelle sue opere ha trattato temi di particolare rilevanza sociale specie se si considera che la maggior parte delle sue opere sono state prodotte in un periodo storico dittatoriale tanto che sono state spesso censurate sia dal mondo dell'editoria che da quello del cinema.

Come spesso accade ai grandi, la gloria arriva dopo la morte e così, dopo anni, vengono riscoperti, studiati e rappresentati in televisione, come al cinema e in teatro, i suoi testi. Cavallo di battaglia dello scrittore è sicuramente "Il bell'Antonio" (grazie al quale riceverà il premio Bagutta nel 1950). Dal testo sono stati tratti due film, il primo con Marcello Mastroianni e il secondo con Daniele Liotti (entrambi nelle vesti di Antonio Magnano)

Il bell'Antonio

Il testo racconta la storia di Antonio, un bellissimo ragazzo catanese che vive in epoca fascista e ha la fama di essere un gran seduttore. In effetti però l'uomo è impotente. La sua vita scorre tranquilla fin quando il ragazzo vive a Roma ma quando è costretto a rientrare a Catania le cose si complicano, è costretto a sposare Barbara e dopo tre anni di matrimonio emerge la verità sulla sua mancata virilità gettando nel disonore la famiglia del giovane.

Gli altri testi di Brancati che post morte hanno avuto molto successo sono "La governante" che tratta il tema dell'omosessualità femminile e "Paolo il caldo" incentrato sul tema della lussuria.