Noto - Fiamme di probabile origine dolosa la scorsa notte in un agriturismo nella riserva naturale orientata di Vendicari. Ad essere colpita è stata la struttura Baia Calamosche nell'omonima contrada tra Noto e Pachino. Ad essere devastati tre caseggiati appartenenti alla struttura ricettiva di proprietà di un noto imprenditore avolese.

Il primo incendio è stato appiccato nella parte dell'agriturismo dove venivano accolti ospiti e turisti e dove insistevano le camere da letto e i servizi. La struttura, che avrebbe riaperto i battenti nella stagione estiva, era interamente arredata ed è rimasta chiusa per l'intero periodo invernale.

Ad intervenire i vigili del fuoco del distaccamento di Noto che hanno dovuto faticare parecchie ore per spegnere le fiamme nell'edificio grande circa 100 metri quadrati. In una delle camere da letto è anche crollato il tetto rendendo ancora più difficili gli interventi. L'incendio sarebbero stato originato da del liquido infiammabile gettato su una catasta di materassi e mobili a cui è stato dato fuoco. Le operazioni di spegnimento delle fiamme si sono poi spostate in fabbricato di circa 40 metri quadrati adibito a magazzino e utilizzato per custodire gli attrezzi dell'ampio appezzamento di terreno dove insiste la struttura turistica. Anche il magazzino è stato interamente distrutto dalle fiamme ed è al momento inservibile a qualsiasi scopo.

Fiamme anche ad un terzo edificio in via di ristrutturazione e che doveva contenere dei servizi utili alla struttura ricettiva.

I Vigili del fuoco hanno terminato le operazioni di spegnimento delle fiamme e di messa in sicurezza dell'area alle prime luci dell'alba. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del commissariato di Polizia di Noto che hanno fatto tutti i rilievi del caso per poter avviare le indagini.

Sembra certa la natura dolosa degli incendi appiccati quasi contemporaneamente in tre punti diversi della struttura. Chiaro l'obiettivo di voler distruggere la struttura turistica che le fiamme hanno reso inutilizzabile. Non sarebbe neanche la prima volta che accade un episodio del genere, lo stesso agriturismo è stato distrutto dalle fiamme nel 2010.

Anche cinque anni fa la natura dell'incendio è apparsa dolosa ma i responsabili non sono mai stati individuati e il proprietario ha rimesso in funzione la struttura ristrutturandola.

Gli episodi criminali del genere nella provincia di Siracusa si ripetono da diversi mesi: proprio nei giorni scorsi un capannone aziendale è stato distrutto dalle fiamme, mentre a Lido di Noto il mese scorso a bruciare è stata una panineria ambulante. Colpiti dalle fiamme anche i mezzi di alcuni cantieri stradali quali la bretella Noto-Pachino e il cavalcaferrovia di Rosolini. Decine le auto colpite da incendi ad Avola, Pachino, Noto dove a bruciare è stata anche una barca ormeggiata al porticciolo di Calabernardo e a Rosolini dove è andato in fiamme un garage e una abitazione adiacente.

Si teme una escalation di episodi criminali magari legati a richieste di racket ed estorsioni. Pratiche criminali rimaste sotto silenzio per lungo tempo; ma con le vittime che senza guadagni non riescono a fare fronte alle richieste estorsive, le intimidazioni e le rappresaglie potrebbero  essere la risposta della criminalità organizzata.