Ermal Meta è stato uno degli artisti più apprezzati fra i cantanti della sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2016, presentando il brano 'Odio le favole', in gara nella finale dei giovani di venerdì 12 febbraio. In tempi recenti ha scritto canzoni per gli artisti più famosi della musica italiana, come Emma Marrone, Marco Mengoni, Chiara, Annalisa Scarrone, Francesco Sarcina e tanti altri.
Ripercorriamo le tappe della sua carriera, mentre dà alle stampe il suo primo album da solista.
L'esperienza artistica di Ermal Meta
Ermal Meta è un cantautore di origini albanesi nato nel 1981, che all'età di 13 anni si è trasferito in Italia con la sua famiglia e giovanissimo ha iniziato a occuparsi di musica. È poi diventato chitarrista della band degli Ameba 4, gruppo col quale dieci anni fa ha partecipato a Sanremo 2006, fra le Nuove Proposte, non ottenendo però il successo sperato, e infatti la band, dopo la pubblicazione del loro primo album, si sciolse. Poi la nuova esperienza musicale col gruppo che lui stesso ha fondato nel 2007, La Fame di Camilla, e con loro una nuova partecipazione a Sanremo Giovani nel 2010, con il brano intitolato 'Buio e luce'.
Poi altri tre album pubblicati e l'occasione per suonare con artisti internazionali, in eventi importanti come l'Heineken Jammin' Festival. Il 2012 è l'anno in cui il gruppo si scioglie ed Ermal Meta diventa soprattutto un autore di canzoni ed anche interprete, scrivendo brani per cantanti famosi, contribuendo così alla loro affermazione.
È uscito il nuovo album di Ermal Meta
Per citare alcuni successi, sono sue 'Occhi profondi' e 'Arriverà l'amore' cantate da Emma Marrone e il brano 'Straordinario' (scritto con Gianni Pollex), cantato da Chiara Galiazzo, ma ci sono tante altre canzoni. Nel 2014, insieme a Niccolò Agliardi, ha collaborato a scrivere o cantare in alcune canzoni della colonna sonora della serie tv 'Braccialetti Rossi'.
Il suo primo album di inediti da solista ha come titolo 'Umano' ed è uscito oggi, venerdì 12 febbraio, e include la sua canzone sanremese 'Odio le favole'. Il titolo di questo brano esprime un concetto per dire che la realtà può essere in fondo molto più interessante e con più fantasia di una favola.