Il vivido ritratto di Margherita Medici di Marignano con in evidenza il volto e l'atteggiamento della donna che rivelanoil grande fascino, il forte carattere e la fermezza della madre di Federico II, Vitaliano V e soprattutto il redivivoCarlo, i primi due presenti da sempre, il terzo ricoperto dal restauro,a Stresa, saràposto in una delle sale più importanti di Palazzo Borromeo all'Isola Bella del Lago Maggiore. Manca soltanto nel quadro restauratoil marito Giberto, governatore del Verbano, generoso e solitario, padre amato e rispettato da San Carlo Borromeo

Illavoro ècominciato anni fa dal'equipe della storica dell'Arte milanese Carlotta Beccaria che da tempo ha come clientii Principi Viitaliano e Giberto, della celebre famiglia milanese dei Borromeo: mediante una riflettografia, i restauratori meneghinidella grande tela hanno stabilito che il dipinto è opera della scuola di Panfilo Nuvolone, pittore manierista lombardo nato nel 1581 e vissuto sino al 1651.

Invece la figura del futuro San Carlo Borromeo è stata aggiunta successivamente, verosimilmente da Carlo Francesco Nuvolone (1609-1662), figlio di Panfilo.Il ritratto di famigliatorna visibile al pubblico dal 18 marzo,così i turisti avranno un motivo in più per recarsi nella splendida Isola Bella cheuna quindicina dianni fa è stata inserita dall'Unesco nel Patrimonio dell'Umanità, come gli altri monti sacri circostanti, meta del turismo religioso. Tra i luoghi da non perdere la frazione di Arona, dove c'è la statua di San Carlo Borromeo,sul Sacro Monte, dal quale si domina tutto il lago.

I restauri degli specialisti e gli adattamenti dei registi

Esattamente un anno fa a Milanoè, però,mancatoil principe Giberto Borromeo, il capofamigliae proprietario dei palazzi e dei giardini dell’Isola Bella e dell’Isola Madre, dei castelli di Cannero Riviera e, sulla sponda lombarda del lago, della rocca di Angera.Proseguono la tradizione del nobile casatoi due figli, i conti Vitaliano e Federico.

La famiglia della marchesa rinascimentale Margherita Medici Marignano è sempre stata molto religiosa come testimonia lariuscitissimafigura del cardinale Federigo, personaggio centrale dei Promessi Sposi che ha il suo contraltare in Don Abbondio, mentre il cardinale riesce a convertire l'Innominato e a liberare Lucia.

Suocugino poi è nientemeno che San Carlo Borromeo, anch'egli è nominato da papa Pio IV segretario di stato vaticano, prima del Concilio di Trento che ha rinnovato il cattolicesimo per quattro secoli, di cui Carlo si è fatto paladino, diffondendo la nuova dottrina cristiana in tutto il Nord Italia, come arcivescovo dell'estesa diocesi di Milano.

Il santo è passato alla storia come strenuo fautore dell'indipendenza del Ducato di Milano dal dominio spagnolo sotto l'imperatore Filippo II e come indomito difensore dei milanesi dalla carestia e dalla peste, anch'esse raccontate da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. E la storia chiama a nuova vita fatti ed eroi del passato, direbbeil celebrescrittore delromanzo storico, è stato da poco trasformato in musical.

Tutta un'altra tecnica è quellautilizzata da Carlotta Beccaria nel restauro della preziosa tela, procedendo dalla pulitura, per poi leggere attentamente e con acumeil disegno sotto il colore ipotizzando che i pittori manieristi avessero dipinto sullo stile dei rinascimentali e hanno scoperto che la famiglia, vedendo l'ardore del figlioletto Carlo, ha chiesto di aggiungere pure lui accanto a madre e fratelli. Un lavoro fatto per i Principi Borromeo, sensibili alla memoria storica, ma ci sono anche esempi di associazioni che si interessano al restauro come l'olandese Salviamo la barcaccia che ha raccolto i fondi per restaurare la storica fontana di Gian Luigi Bernini, detta la Fontana di Trevi [VIDEO].