Bilancio positivo al 69° festival di Cannes per il Film Lab del Torino Filmfestival con 5 riconoscimenti a pellicole di talenti emergenti del Cinema di ogni parte del mondo, proposti dal centro torinese, guidato da Savina Neirotti. "The happiest day in the life of Olli Maki", del finlandese Juho Kuosmanen ha avuto il premio Un Certain Regard nella Selezione ufficiale. "Mimosas", dello spagnolo Olivier Laxe, è stato incoronato con il Nespresso Grand Prize della "Semaine de la critique".

A questi si aggiungono i premi Fipresci con "Dogs" del romeno Bogdan Mirica e "Raw" della francese Julia Ducournau. Il premio Sacd è andato a "Diamond Island" del franco-cambogiano Davy Chou. L'Art Cinema Award all'afghana Shahrbanoo Sadat, con "Wolf and Sheep".

Fondare un laboratorio per giovani talenti e amanti della musica è anche l'obbiettivo dell'Unione Musicale di Torino, certo più anziana del Tff. L'istituzione è stata fondata 70 anni fa da Giorgio Balmas, ideatore anche di Settembre Musica. Lo scorso anno si è registrato il 25 per cento in più di pubblico. Per la prossima stagione un cartellone che va da Schubert a Mahler, da Monteverdi a Mozart. E poi Ateliebebè, Noteingioco e Raccontami una storia per i più piccoli.

   

Intanto Casale Monferrato ha raccontato il dramma Eternit, in Belgio, a Bruxelles, con il film "Un posto sicuro"  che descrive per la prima volta la battaglia e la richiesta di giustizia della comunità monferrina. Presentata per la prima volta all'Istituto italiano di cultura, la vita minacciata dalla  "fibra killer" ha l'intenzione di sensibilizzare l' Europa. L'obbiettivo è di aprire una nuova fase. Argomento di Cinambiente e Documentary in Europe.

Amianto e fughe

Casale rappresenta l'apripista sul fronte della bonifica e degli incentivi. A questi si accompagnano la prevenzione e il trattamento dei danni causati dall'asbesto. Sono 48 i comuni piemontesi interessati. 68 i milioni di euro assegnati da governo dovrebbe per garantire l'eliminazione di tutto l'amianto.

Al liceo di Ivrea, invece, dove si svolge il processo per l'amianto all'Olivetti si attendono i risultati della superperizia disposta dal presidente. Il processo si riapre con l'audizone di Carlo De Benedetti, Corrado Passera e Roberto Colaninno che hanno ricoperto ruoli di responsabilità, prima che la creatura di Adriano Olivetti finisse sotto il controllo dalla Telecom.

A metà settimana per la Giornata mondiale dell’Africa, il 25 maggio, (il 25 gennaio è quella dei malati di lebbra) torna Pianeta Africa che tiene banco al Museo del Cinema fino a domenica. In evidenza le dinamiche sociali e culturali legate alle migrazioni dall’Africa verso gli altri continenti. Come fa il senegalese Alain Gomis, in apertura di rassegna, che rappresenta nel film "Tey" il totale senso di abbandono.

In “Teza” di Haile Gerima, protagonista è il tema dell'inutilità del singolo per il proprio paese, sullo sfondo decadente dell'Etiopia contemporanea.

Fughe imposte dal bisogno e dalla paura come  in "Por aqui tudo bem" di Pocas Pascoal. Le protagoniste fuggono dalla guerra in Angola, perdendo le radici e gli affetti. Un tuffo nel passato, infine, con "Alyam Alyam", omaggio al cinema marocchino con un film del regista Ahmed El Maanouni, profeta della situazioni odierna. Si tratta dunque di storie di identità, patrie perdute, rimpianto, nostalgia. E' il momento conclusivo di un percorso che ha approfondito con incontri e proiezione i molteplici aspetti sono stati trattati con attenzione dalla Bibliomediateca e dal Museo del cinema.