Le lebbra è una malattia spesso dimenticata dal mondo occidentale, in quanto colpisce la maggior parte della popolazione dell'Africa e del sud-est. La malattia, infatti, è causata dalla cattiva igiene e spesso non viene curata adeguatamente, ma oggi è possibile guarire molto più facilmente che in passato, anche se, nei Paesi in cui non viene seguita una precisa igiene personale e ambientale, sono quelli molto più colpiti. India, India, Brasile, Repubblica Dominicana, Congo e Nepal, sono questi gli Stati in cui si registrano il maggior numero di vittime.

In questa data, si ricorda anche Raoul Follereau, giornalista francese, che venne mandato nel 1935 dal quotidiano "La Nation" in Africa occidentale, per registrare la situazione. Fu allora che venne scosso dalla drammatica realtà di quei posti, in cui ogni malato di lebbra subiva una doppia malattia: da un lato gli effetti del germe intruso, dall'altro l'emarginazione delle persone non affette dalla malattia. Dopo la seconda guerra mondiale, quindi, iniziò la sua grande campagna sulla lebbra, per spingere le persone a essere solidali, a offrire il loro contributo anche in denaro per le cure e le strutture sanitarie. E fu nel 1953 che aprì in Costa d'Avorio una "cittadella dei lebbrosi" in cui offrì aiuto a migliaia di malati, non solo per le cure, ma anche per ottenere un lavoro e un'educazione.

Ancora oggi i seguaci di Follereau, spinti dalla sua stessa voglia di solidarietà e di compassione, aiutano i lebbrosi nelle strutture apposite.

L'Aifo, associazione italiana amici di Raoul Follereau, ha proposto in moltissime piazze italiane, il "Miele della solidarietà", che può essere acquistato nelle principali città dello Stato e non solo il 25 gennaio, ma anche nei giorni e nelle settimane successive alla giornata mondiale.

Tutto il denaro sarà devoluto in favore delle strutture, per assicurare cibo, acqua, medicine ai malati di lebbra di tutto il mondo.

Dal sito dell'Aifo, è possibile anche devolvere e sostenere l'associazione, per sovvenzionare la riabilitazione, che ha un costo di 130€ a individuo.