È di ieri la notizia che tramite il web gli astrofisici hanno individuato un altro pianeta che però sarebbe troppo caldo per essere abitato. Il problema del surriscaldamento esiste, dunque, anche nello spazio, non solo sulla terra, dove si punta il dito sull'emissioni di anidride carbonica. Eppure il problema delle catastrofi ambientali si pone in un mondo che sul web si commuove per il ritrovamento di un senzatetto. Ora, più che nell'antichità, quando le Previsioni meteo dell'Aereonautica militare erano svolte sul campo da archeologi che hanno constatato come i popoli delle era passate si adattassero meglio ai cambiamenti climatici, spostandosi più frequentemente in cerca di cibo e di campi fertili.

Imprevedibilità assoluta del tempo

Il fatto è che al giorno d'oggi il tempo è quantomai imprevedibile, nonostante il perfezionamento sistemi tecnologici e informatici. Un'alluvione o una bufera di neve provocano gravi dissesti idrogeologici con frane e crolli che mandano in tilt tutti, compresi i viaggiatori muniti di computer e smartphone con navigatore di ultima generazione.

Conforta in questo momento, che contro il rischio di alluvioni e di incendi, destinati ad aumentare con danni maggiori per la scriteriata urbanizzazione a scapito dell'ambiente, il finanziamento governativo per 60 milioni di euro. Più di 49 vanno alla manutenzione della Dora Riparia, le cui esondazioni minacciano Torino.

Altro punto dolente nella viabilità, perché danneggia il turismo, è il problema dell'accessibilità da nord alla Reggia di Venaria Reale, che si trova in prossimità dello stadio della Juventus. Nei suoi pressi, sul torrente Ceronda, sarà costruito un nuovo ponte.

Ma anche altri paesi vanno salvaguardati come Salassa, Oglianico e Rivarolo, nel Canavese, dove 950mila euro saranno spesi per lo scolmatore dal rio Levesa al torrente Gallenca.Senza dimenticare la sponda destra del fiume Po, nel suo tratto più inquinato dai liquami industriali, a Moncalieri con 641mila euro.

Altri 6 milioni e 386mila euro, per interventi a Quincinetto, a Crevacuore in provincia di Biella e per il completamento dei lavori a Cortemilia, per raggiungere, scollinando la Liguria, mentre la ferrovia ad alta velocità del Terzo valico, tra Novi Ligure e Genova sarà completata solo nel 2021, Su questi lavori come su tutte le tratte del treno ad alta velocità, la Torino Lione per esempio, vigliano i tecnici dell'Arpa Piemonte monitorando i rischi ambientali, con buona pace dei Not Tav.

Così fanno anche sull'ancora incompiuta autostrada Asti-Cuneo con poteri di polizia giudiziaria in materia fiscale.

Problemi logistici e operativi

L'estate scorsa, poi, è stata la più calda dal 2003 e la siccità ha favorito gli incendi che hanno devastato la Valsusa e ha visto i pompieri in un'improba lotta contro il clima. Si sono levati cori di proteste contro la riforma Madia che ha accorpato Carabinieri e guardie forestali e avrebbe portato problemi logistici di fronte ai disastri nei boschi delle montagne valsusine.

Ora la zona è già innevata e si prevede un week end soleggiato sugli sci, per la gioia dei gestori delle seggiovie, ma si attende la primavera per la ricostruzione della flora devastata dalle fiamme, visto che con il mutamento climaitico in Valsusa si vogliono turisti tutto l'anno.

A preoccupare la regione, non sono solo le valanghe le infrastrutture inesistenti per raggiungerla come la Tangenziale Est, che completerebbe l'anello intorno a Torino, ma anche fenomeni come le gelate e le grandinate fuori stagione, che mettono in ginocchio il tutto territorio.

Li si teme soprattutto nel Piemonte meridionale dove sono stati appena ripianati pressoché definitivamente i danni dell'alluvione del 2001. Sei milioni e 386mila euro saranno impiegati per migliorare le strade anche a Quincinetto, a Crevacuore in provincia di Biella e per Cortemilia, nel cuneese, per raggiungere la Liguria. Certamente l'economia è top dell'agenda dei politici, ma l'assessore regionale all'Ambiente, Alberto Valmaggia, ha firmato ieri un protocollo d'intesa tra Guardia di Finanza e il Soccorso alpino e speleologico, per la collaborazione in ambienti impervi, in caso di valanghe.