Quando Dio distribuiva la tecnica chitarristica, loro erano in pole position. Potrebbero non bastare le parole per descrivere la performance del G3, ovvero lo show chitarristico per eccellenza ideato da Joe Satriani nel 1996.Per questa annata, insieme a Satriani, sono saliti sul palco Steve VaiThe Aristocrats.La band formata da Guthrie Govan alla chitarra, Bryan Beller al basso e Marco Minneman alla batteria, ha aperto la rassegna musicale attorno alle ore 20:30, portando in scena brani dalla loro ultima fatica discografica dal titolo Tres Caballeros.

Un misto di rock, fusion, jazz, blues, accompagnato da momenti divertentissimi (in special modo usando degli animali di plastica) e una tonnellata di note, ha fatto da apripista ai due mostri sacri della chitarra, prima Steve Vai e poi Joe Satriani.

Vai, con la sua classica band formata da Philip Bynoe al basso, Jeremy Colson alla batteria e Dave Weiner alla chitarra e tastiere, si è presentato sul palco tra le luci della sua chitarra ed un paio di occhiali da aviatore color argento, quasi fosse uno sbarco da un pianeta alieno, aprendo lo show con la potente Bad Horsie. Tra le mille note dei suoi assoli si è passati su Gravity Storm e sulla splendida Whispering a prayer, con il pubblico romano che intona le meravigliose note di una delle più belle canzoni dell'immenso archivio del chitarrista italo-americano.

La setlist di Vai prosegue con Velorum e la hit For the love of God.

Spazio all'altro alieno Joe Satriani: con lui sul palco i due componenti dei The Aristocrats ovvero Beller e Minneman insieme a Mike Keneally alla tastiera e chitarre. La performance di Satriani è un concentrato di precisione, raffinatezza, poesia e divertimento. Nella sua setlist Always with me, always with youSatch Boogie, le hit immancabili dall'album Surfing with the alien del 1987.

Con un orecchio rivolto alla partita tra Italia - Germania, arriva il momento della jam session con tutti e tre i chitarristi sul palco. Tra assoli chilometrici, il trio interpreta le cover di Message in a bottle dei PoliceLittle wing di Jimi Hendrix, Smell like teen spirit dei Nirvana e Rockin' in a free world di Neil Young a chiudere una serata magnifica all'insegna della chitarra.